Di lotta e di governo. Giorgia Meloni segue il più classico dei copioni in vista di un appuntamento elettorale e così, a ridosso delle ormai imminenti Elezioni europee 2024, attacca gli avversari e illustra i suoi propositi, a partire dalle alleanze e dagli obiettivi per l'Ue.
Giorgia Meloni ne ha per tutti, dall'opposizione "radical chic" fino agli alleati, che ammonisce sulla futura composizione della Commissione: a nessuno venga in mente di replicare quella attuale tra Partito socialista europeo (Pse) e Partito popolare europeo (Ppe) perché "non risolve i problemi della gente".
Intervistata da Mattino Cinque, la presidente del Consiglio parte subito all'attacco nei confronti di chi ha criticato la possibilità di scrivere solo il suo nome di battesimo sulla scheda elettorale per il voto previsto per l'8 e 9 giugno prossimi.
Meloni dapprima ironizza, chiedendo se dovesse far scrivere sulla scheda 'Giorgia Meloni detta 'Sbirulino' (celebre personaggio degli anni '80 interpretato in tv da Sandra Mondaini). Poi, prendendo spunto da un tweet - in seguito cancellato - del senatore Pd Carlo Cottarelli che affermava di volersi far chiamare 'dottore' e non per nome, in quanto laureato, attacca l'atteggiamento arrogante tipico di quella sinistra radical chic contro la quale si scaglia.
Per chi se la fosse persa, ripropongo la mia intervista di poco fa a Mattino Cinque News. Buona giornata. https://t.co/ApwrJxwYdj
— Giorgia Meloni (@GiorgiaMeloni) May 20, 2024
Venendo a cose più concrete, la presidente del Consiglio affronta la delicata questione delle alleanze in Europa definendo "innaturale" quella tra il Ppe e il Pse e chiarendo di avere in mente un obiettivo preciso per la futura leadership dell'Ue.
Una simile alleanza, secondo la premier, sarebbe in grado di raddrizzare le contraddizioni e le storture che i conservatori hanno da sempre additato come i grandi limiti dell'Unione europea.
In primo luogo, la dipendenza di cui soffrono gli Stati europei per quanto riguarda approvvigionamenti fondamentali, come cibo ed energia, messa in luce dalle crisi internazionali in corso in Ucraina e Medio Oriente ma trascurata in passato dall'Ue per occuparsi di "questioni di lana caprina", come sottolinea la Meloni con una battuta.
Venendo alla più stretta attualità, la presidente del Consiglio commenta la morte del presidente iraniano Ebrahim Raisi, esprimendo anzitutto la propria solidarietà al governo e al popolo iraniani e confermando il monitoraggio della situazione da parte dell'esecutivo italiano.
Infine, Meloni si dice rammaricata e parla di "occasione persa" in merito al confronto in tv con la segretaria del Partito democratico Elly Schlein, cancellato dopo un parere contrario dell'Agcom.
La leader di Fratelli d'Italia, però, non demorde, sostenendo che il confronto si farà comunque, in futuro.