Ringrazia l'ambasciata italiana in Ungheria, Roberto Salis, padre di Ilaria, ma torna anche a mettere i puntini sulle 'I' sul caso di sua figlia, tirata da più parti dopo la candidatura alle prossime Elezioni europee 2024. L'occasione è la conferenza stampa con cui alcuni consiglieri del comune di Roma di Alleanza Verdi e Sinistra annunciano la richiesta al sindaco Gualtieri di illuminare il palazzo Senatorio del Campidoglio con l'immagine della donna.
Tutelare sua figlia, detenuta in condizioni vergognose a Budapest, sia sul piano giuridico sia su quello politico. Un'impresa non facile che Roberto Salis deve compiere ogni volta che partecipa a un'iniziativa di solidarietà e sostegno per Ilaria.
Lo fa anche nella mattinata di oggi, 20 maggio 2024, in occasione della conferenza stampa indetta dai consiglieri comunali di Roma Capitale di Alleanza Verdi e Sinistra (Avs), che hanno richiesto al sindaco Roberto Gualtieri di illuminare il palazzo Senatorio con il volto della Salis.
Durante la conferenza stampa e nell'incontro con i cronisti a margine dell'iniziativa, tra cui l'inviato di TAG24 Michele Lilla, il padre di Ilaria Salis può anche chiarire alcune cose sulle condizioni di sua figlia e sulle polemiche politiche che circondano il caso dopo la sua candidatura.
A partire dalla bella notizia della concessione degli arresti domiciliari in Ungheria, che Salis attribuisce in massima parte alla candidatura di sua figlia nelle liste elettorali di Avs. Un fatto che, però, non deve far dimenticare quanto difficile sia la situazione per la donna in quel Paese.
Da qui la necessità di riportare la figlia in Italia, ribadita più volte dal genitore. Sui tempi della sua scarcerazione, però non ci sono ancora certezze.
Quando l'inviato di TAG24 gli comunica le parole pronunciate dal ministro degli Esteri Tajani, secondo il quale, al contrario di sua figlia, lui non avrebbe mai ringraziato il governo e l'ambasciata per la loro attività in sostegno di Ilaria, Salis prima replica dichiarando di aver ringraziato l'ambasciata, dove "c'è una persona lì che si sta facendo in quattro per aiutarla" e poi risponde seccamente alle parole del vicepremier.
Lo spunto riguarda la possibilità, per sua figlia, di votare alle prossime Europee dell'8 e 9 giugno.
Roberto Salis ha parlato a margine dell'iniziativa promossa dai consiglieri comunali di Alleanza verdi e sinistra. Per loro, proiettare l'immagine di Ilaria Salis sul palazzo Senatorio in Campidoglio rappresenterebbe una presa di posizione forte che darebbe anche un risalto e un sostegno notevoli alla vicenda di Ilaria Salis, come spiega il consigliere Alessandro Luparelli:
Chiaro il riferimento all'Ungheria di Viktor Orban che vede, sulla stessa lunghezza d'onda, anche Massimiliano Smeriglio, candidato alle prossime Europee proprio con Avs.
Orgoglio espresso, infine, anche da Marilena Grassadonia, membro della Segreteria Nazionale e responsabile Diritti e Libertà di Sinistra Italiana, anche lei candidata l'8 e 9 giugno con Avs.
Dichiara che l'Ungheria e Orban "stanno calpestando i diritti umani e la dignità di una donna detenuta in un carcere in cui non dovrebbe stare" e sottolinea quanto sia fondamentale il passaggio elettorale di giugno: