Migrazione pensionistica: fiscalità agevolata spinge molti all'estero. Sempre più pensionati scelgono di vivere all'estero per godersi la vita da pensionati. Per molti, si tratta di uno dei tanti problemi legati al costo della vita esploso nell'ultimo triennio. La migrazione pensionistica è motivata da diversi fattori, tra cui l'aspetto economico e non solo. Vediamo insieme chi si gode la pensione all'estero e cosa ottiene veramente.
Di tanto in tanto si è parlato della migrazione pensionistica. Il valore delle pensioni all'estero viene promosso e organizzato (quasi) nei minimi dettagli. L'aspetto più interessante è sicuramente quello economico, a cui si affianca quello climatico e sociale.
Servizi e opportunità di svago, per alcuni, superano anche l’aspetto economico. In molti sono attenti all’aspetto umano, tutelato più adeguatamente.
Il punto di caduta è registrato dall'INPS, che registra un notevole volume di pensioni pagate all'estero. Specialmente in Europa, con un +48%, dopo le Americhe con il 38% e seguita dall’Australia con l’11%.
D’altronde, i numeri parlano chiaro. In Europa è stato registrato un aumento del 4,3% rispetto a pochi anni fa. Per non parlare dell'incremento registrato in America Centrale del 38,9%, seguito dall'Asia con il 34,9% e infine dall'Africa con il 30,3%.
L'afflusso dei pagamenti diminuisce in America settentrionale, America meridionale e Oceania.
Questa nuova tendenza della migrazione pensionistica è dominata dalla fiscalità agevolata, che offre ai redditi bassi un maggior vantaggio in termini di regime fiscale rispetto all'Italia.
Certamente, ottenere agevolazioni fiscali dedicate ai pensionati stranieri aumenta l'afflusso delle partenze, trascinando con sé consumi e investimenti, in cambio di una maggiore disponibilità economica.
In fondo, non sono pochi i pensionati che si sono trasferiti in Portogallo per godersi la pensione sfruttando una completa esenzione fiscale decennale.
Attualmente, questo regime è stato abolito, lasciando il posto a vantaggi comunque favorevoli rispetto al Paese d'origine.
Eloquente è il fatto che nel nostro Paese non esistono regimi fiscali agevolati per i pensionati, se non nella Repubblica di San Marino, dove viene garantita una fiscalità agevolata ai pensionati che si trasferiscono in questo territorio.
La risposta è molto semplice: i Paesi con un costo della vita più basso rispetto al nostro permettono di vivere con pensioni basse senza privarsi di beni e servizi che in Italia sono molto più cari e sono diventati quasi inaccessibili anche per i lavoratori.
Questo spiega perché i pensionati italiani scelgono di vivere in pensione in Messico, Ecuador e Malesia.
Come detto, in Italia l'unica eccezione è la Repubblica di San Marino che offre una fiscalità agevolata. Per vivere meglio da pensionato, generalmente, è necessario trasferirsi all'estero.
Oltre al vantaggio fiscale, emerge la scelta di località con un clima mite tutto l'anno. Ecco perché molti scelgono di vivere in Spagna, Portogallo e Costa Rica, dove si vive bene con un reddito da pensionato. Ma a migliorare la qualità della vita è anche il clima caldo e soleggiato.
Se si vogliono riconoscere tutti i vantaggi, oltre all'assistenza sanitaria e alle opportunità di svago, sono molte le motivazioni che spingono i pensionati a trasferirsi all'estero.
L'aspetto dei servizi sanitari incide più della fiscalità agevolata. Saper di poter contare su un sistema sanitario efficiente come quello italiano, ma con costi ridotti anche più della metà, è la motivazione di molti pensionati.
Come è giusto, si pensa a vivere bene a 360 gradi potendo contare sul reddito minimo, ma con l'accesso a servizi sanitari eccellenti come ad esempio in Spagna e Francia, seguiti da Panama e Malesia.
Nel concreto, come spiegato da investireoggi.it, la stabilità politica e la sicurezza economica sono motivazioni determinanti nella scelta di trasferirsi all'estero.
All'elenco dei Paesi sopra menzionati, si aggiungono Colombia, Costa Rica e Grecia, Albania mete privilegiate nella migrazione pensionistica riportate nella rivista International Living, nel "Global Retirement Index".