"Chiesa e democrazia" è il titolo di un libro di Giovanni Spadolini edito da Luni che pubblica gli articoli e gli studi sul tema fatti dallo statista fiorentino. Nel 1958 intuì il cambio di rotta del neoeletto papa Giovanni XXIII che rispose al messaggio augurale di Giovanni Malagodi, segretario nazionale del Partito Liberale, considerato il partito di Porta Pia.
"Il Tevere è diventato più largo", commentò Spadolini sulle colonne del quotidiano da lui diretto, Il Resto del Carlino, dando vita a un'espressione entrata nel lessico quotidiano, a testimoniare i miglioramenti delle relazioni fra le due rive del Tevere, la sponda laica e quella cattolica.
Ripercorrendo gli scontri, talvolta molto aspri come per i referendum sul divorzio e sull'aborto, e gli incontri fra Chiesa e Stato in Italia nel secondo dopoguerra, dopo il contrastato inserimento dei Patti Lateranensi nella Costituzione italiana, l'autore risponde agli interrogativi su quale e quanta continuità abbia avuto la svolta di papa Roncalli, passando per Paolo VI, fino alla revisione del Concordato.
Il volume è diviso in due parti: la prima, già pubblicata dallo stesso Spadolini, precede gli ulteriori studi e approfondimenti curati da Cosimo Ceccuti, presidente della fondazione Nuova Antologia, che già è al lavoro per preparare gli eventi del 2025 per il centenario della nascita di colui che sulla tomba ha voluto che fosse scritto "Un Italiano".
Stefano Bisi