Ad aprile 2024, l'INPS ha autorizzato complessivamente 38,1 milioni di ore di cassa integrazione guadagni (CIG), segnando una diminuzione del 4,5% rispetto a marzo 2024, quando le ore autorizzate erano 39,9 milioni. Andiamo ora ad analizzare nel dettaglio i dati relativi alle diverse tipologie di cassa integrazione, i settori maggiormente coinvolti e le variazioni rispetto ai mesi e anni precedenti prendendo come riferimento l’ultimo report diffuso dall’INPS.
Andiamo a vedere per ogni tipologia di cassa integrazione guadagni la loro definizione, quante ore sono state autorizzate dall’INPS ad aprile 2024, il confronto con il mese precedente.
La CIGO viene utilizzata per fronteggiare crisi temporanee come la diminuzione della domanda di mercato o problemi tecnici.
Ad aprile 2024, sono state autorizzate 24,9 milioni di ore di cassa integrazione ordinaria (CIGO), registrando un leggero incremento dello 0,9% rispetto a marzo 2024, quando erano state autorizzate 24,6 milioni di ore.
La CIGS è riservata a situazioni più complesse come ristrutturazioni aziendali o crisi settoriali o altre situazioni più gravi rispetto a quelle della CIGO.
La cassa integrazione straordinaria ha visto una significativa riduzione nel mese di aprile 2024, con 11,7 milioni di ore autorizzate, di cui 7,8 milioni per interventi di solidarietà. Questo rappresenta una diminuzione del 14% rispetto a marzo 2024, quando erano state autorizzate 13,6 milioni di ore. La riduzione del 14% rispetto al mese precedente indica una possibile stabilizzazione o risoluzione di alcune delle crisi aziendali in corso.
La CIG in deroga è una misura eccezionale per aziende non coperte dagli strumenti ordinari di cassa integrazione, CIGO o CIGS.
Gli interventi di cassa integrazione in deroga hanno totalizzato 683 mila ore ad aprile 2024, rispetto a 631mila ore del mese precedente. Sebbene il volume sia modesto, la leggera crescita indica una persistente necessità di supporto per aziende particolarmente colpite dalle difficoltà economiche.
I fondi di solidarietà sono destinati a settori specifici o a piccole imprese non coperte dalla CIG ordinaria o straordinaria.
Le ore autorizzate nei fondi di solidarietà sono state 0,7 milioni ad aprile 2024, con una diminuzione del 18,5% rispetto a marzo 2024. Su base annuale, confrontando con le 1,1 milioni di ore autorizzate ad aprile 2023, la variazione tendenziale è del -32,4%.
I settori più colpiti dalle autorizzazioni di cassa integrazione ad aprile 2024 includono:
Questi settori, situati principalmente nel Nord Italia, continuano a richiedere un alto volume di ore di cassa integrazione. Nel Centro e Sud Italia, i settori della trasformazione delle pelli, del cuoio e delle calzature sono quelli maggiormente coinvolti.
Ad aprile 2024 si è registrato un incremento su base annuale delle ore di cassa integrazione per "Solidarietà", principalmente nell'industria metalmeccanica. Questo aumento tende a evidenziare una tendenza verso l'uso di strumenti di solidarietà per mantenere i livelli occupazionali durante periodi di difficoltà economica.
L'analisi delle variazioni congiunturali e tendenziali delle ore di cassa integrazione fornisce indicazioni utili sulle condizioni economiche generali. La stabilità delle ore di CIGO e la diminuzione delle ore di CIGS suggeriscono che le crisi temporanee sono più prevalenti rispetto a quelle strutturali. Inoltre, la riduzione delle ore nei fondi di solidarietà potrebbe indicare una ripresa in alcuni settori specifici.
L'analisi dettagliata delle ore di cassa integrazione autorizzate dall'INPS ad aprile 2024 evidenzia una leggera diminuzione complessiva rispetto al mese precedente, con variazioni specifiche nelle diverse tipologie di intervento. I settori industriali continuano a essere i più colpiti, soprattutto nel Nord Italia, mentre nel Centro e Sud Italia prevalgono le industrie della trasformazione delle pelli, del cuoio e delle calzature. La stabilità nell'uso della CIGO e la diminuzione della CIGS e dei fondi di solidarietà vanno a indicare tendenze economiche che meritano attenzione per comprendere meglio le dinamiche attuali del mercato del lavoro italiano.