Si è tenuta a porte chiuse, presso il tribunale di Firenze, l'udienza al termine della quale i giudici hanno condannato Amanda Knox a 3 anni per calunnia nei confronti di Patrick Lumumba nell'ambito della vicenda giudiziaria per l'omicidio di Meredith Kercher. La donna, di 36, definitivamente assolta insieme all'ex fidanzato Raffaele Sollecito dall'accusa di aver ucciso la coinquilina inglese, non andrà, comunque, in carcere: ha già scontato, infatti, la sua pena.
Accompagnata dal marito Christopher Robinson - con cui a Seattle si è rifatta una vita - questa mattina la 36enne è arrivata presto in aula, attendendo l'inizio dell'udienza sui banchi della difesa insieme agli avvocati che la rappresentano, Carlo Dalla Vedova e Luca Luparia Donati. Poi, prendendo la parola, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni spontanee:
A riportarle è il Corriere della Sera, secondo cui Amanda Knox avrebbe poi detto di essere "stata costretta" a "sottomettersi". Stando alla sua versione dei fatti, coloro che la interrogarono dopo aver rinvenuto il corpo senza vita di una delle sue coinquiline, la studentessa inglese Meredith Kercher, le fecero pressioni per spingerla a parlare e poter "dichiarare davanti alle telecamere che il caso era chiuso".
ha proseguito, chiedendo alla Corte di "dichiararla innocente". Alla fine è stata riconosciuta colpevole: era accusata di calunnia perché all'epoca dei fatti fece il nome del suo datore di lavoro, Patrick Lumumba, sostenendo che potesse aver ucciso la 21enne. L'uomo, di origini cingalesi, finì in carcere e, dopo 14 giorni di ingiusta detenzione, fu prosciolto da ogni accusa. Si scoprì, infatti, che aveva un alibi. Insieme alla moglie oggi vive in Polonia. Non ha potuto prendere parte all'udienza per impegni lavorativi. Lo ha fatto sapere il suo legale, Carlo Pacelli.
In primo grado Knox era stata condannata a un anno di reclusione; in secondo grado a tre anni. Dopo una pronuncia della Corte europea dei diritti dell'uomo, che ha ritenuto violato il suo diritto di difesa durante l'interrogatorio, gli avvocati che la difendono hanno impugnato la sentenza davanti alla Cassazione, che l'ha annullata, chiedendo un nuovo processo di secondo grado.
La Procura aveva chiesto che venisse confermata la condanna a tre anni, sostenendo che quando fece il nome di Lumumba, la donna fosse "consapevole della sua innocenza"; secondo la difesa, invece, andava assolta. "Leggeremo le motivazioni e poi impugneremo la sentenza in Cassazione", hanno dichiarato i legali che difendono la donna all'Agi.
Insieme all'ex fidanzato Raffaele Sollecito, Amanda Knox è stata arrestata, processata e poi definitivamente assolta dall'accusa di omicidio. È stato riconosciuto colpevole, invece, il cittadino ivoriano Rudy Guede, che continua a proclamarsi innocente. In questo articolo ripercorrevamo nel dettaglio l'intera vicenda: Il delitto di Perugia: l’omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher.