E' Claudia Conte una delle giornaliste italiane più in voga degli ultimi tempi. Dedita al lavoro e agli altri, con un'attenzione particolare ai più fragili, si è già spesa per le donne in difficoltà, e per i bambini, e ha più volte sostenuto persone che hanno visti lesi diritti e dignità. Ha da pochissimo ricevuto il Book for Peace 2024, per l'impegno per il sociale, e poco prima ha pubblicato La voce di Iside che ha raccontato in esclusiva per TAG24.IT.
"Il libro l'ho 'concepito' durante la pandemia, periodo in cui tutti gli italiani hanno subito un grande impatto psicologico durante l'emergenza sanitaria, da Covid-19, ma sono stati i giovani ad esserne stati maggiormente colpiti. Con l'aumento dei disturbi ansia, depressione sono aumentati anche i casi di violenza che hanno visto coinvolti tanti minorenni - ha fatto notare Claudia Conte - così, ho voluto conoscere più da vicino il disagio degli adolescenti e provato ad ascoltare il grido di una generazione che ha bisogno di essere ascoltata e aiutata. Non possiamo più rimanere indifferenti rispetto ai gravi casi di bullismo, aggressioni, stupro, spaccio, reati sulla rete che vedono coinvolti i nostri fratelli o figli. Per non parlare del fenomeno degli hikikomori: minorenni che vivono Rinchiusi nella propria abitazione, evitando qualunque tipo di contatto diretto con il mondo esterno, talvolta anche con i familiari. Abbiamo il dovere di indagare sui motivi del malessere e intervenire con urgenza. Credo che oggi sia venuto a mancare il dialogo intergenerazionale, mancano i maestri. Un tempo i giovani potevano contare su punti di riferimento, guide in grado di trasmettere insegnamenti preziosi, per la loro crescita professionale e umana."
"Il vuoto di valori attanaglia anche gli adulti. Non possiamo chiedere ai nostri ragazzi di avere comportamenti responsabili, se poi non siamo in grado di dare l’esempio. Ad esempio non possiamo lamentarci della loro iperconnessione, quando siamo i primi a vivere perennemente sugli smartphone. Ci siamo dimenticati che alla base di una sana crescita ed educazione ci sono i valori trasmessi dai genitori, che oggi spesso sono troppo distratti da se stessi per rendersi conto che i figli sono depressi o violenti, si drogano o hanno una doppia vita su Onlyfans - ha aggiunto la scrittrice - recuperiamo coerenza e senso di responsabilità nei confronti dei nostri figli o fratelli, non lasciamoli soli."
"La voce di Iside è un libro motivazionale, dedicato ai giovani ma anche ai genitori preoccupati. L'idea era di curare il malessere: la cultura, lo sport, che è un vero e proprio antidoto sociale e veicolo di legalità, possono essere di grande aiuto, ma anche la scuola e la famiglia, che devono ritrovare ruolo e autorevolezza. La soluzione la propone Iside, ma una diciottenne cui l’esperienza del volontariato cambierà la vita. Iside aiuta a comprendere che nessuno, in questo mondo così carico di odio e violenza, può salvarsi da solo. Soltanto attraverso la gratuità del bene - ha sottolineato Claudia - si possono creare percorsi positivi, spezzare l’isolamento ed alleviare le sofferenze di molti."
"Avevo già avuto la grande gioia di incontrare Papa Francesco, visto il mio impegno sociale a tutela degli orfani di guerra. Ho condiviso anche con il Cardinale Zuppi una speciale giornata di solidarietà a sostegno degli orfani di Kharkiv. Entrambi mi hanno incoraggiata a supportare i bambini ucraini che da più di due anni soffrono per la mancanza di tutto ciò che noi consideriamo normale. Il 23 giugno tornerò per la terza volta in Ucraina per nuova missione umanitaria. Sono poi tornata dal Santo Padre per portargli in dono la prima copia della mia piccola opera letteraria. Volevo una speciale benedizione per avere la forza di continuare il mio percorso - ha spiegato la giornalista e scrittrice - le sue parole illuminano il mio cammino."
"Credo che il segno più indelebile nel mio cuore lo abbiano lasciato gli occhi dei bambini sofferenti, delle ragazze vittime di tratta, abusi, violenze, sfruttamento e umiliazioni provenienti dall’Africa, dall’Afghanistan, dall’Iran… I fratelli e le sorelle che hanno conosciuto il dolore mi hanno insegnato che non c’è notte che non veda il giorno - ha affermato la conduttrice - mi hanno insegnato a trasformare le lacrime in perle preziose. Grazie al loro esempio, oggi sono un po’ più forte."
"Non ho dubbi nel risponderti. Proprio un anno fa e’ venuta a mancare mia nonna. Non c’è giorno in cui non pensi a lei. Vorrei poterla rivedere, anche solo per un breve attimo, darle il libro e dirle: Sarai sempre accanto a me, nonna, non importa quanto è grande la distanza che ci separa. Sentirò sempre vicino il tuo ricordo e non dimenticherò mai quanto è stato grande l’affetto che ci ha unite."
"Avere una famiglia tutta mia. Essere madri è un dono. Credo che sia la forma più alta di amore incondizionato."