Oggi 17 giugno 2024 si festeggia la Giornata mondiale contro la desertificazione e la siccità. Un’iniziativa nata ormai 30 anni fa allo scopo di sensibilizzare l’intera popolazione mondiale circa i gravi problemi legati al cambiamento climatico.
Con il termine desertificazione non dobbiamo infatti intendere la naturale espansione dei deserti esistenti bensì la conseguenza sull’ambiente delle intensive attività umane.
L’impatto dell’eccessivo sfruttamento delle risorse ambientali infatti colpisce particolarmente gli ecosistemi delle terre aride con conseguente altissimo rischio di deforestazione, aridità e impoverimento del territorio.
L’idea di celebrare la Giornata mondiale contro la desertificazione nasce nel 1994 su iniziativa delle Nazioni Unite con lo scopo di individuare i metodi più efficaci per arrestare o quantomeno rallentare gli effetti della desertificazione indotta dall’uomo.
La proposta venne accolta in maniera positiva all’Assemblea generale del 17 giugno 1994 con istituzione ufficiale della ricorrenza a partire dallo stesso giorno dell’anno successivo.
L’iniziativa è promossa anche dall’Agenda 2030, adottata da tutti i membri delle Nazioni Unite nel 2015, nella quale si sostiene lo sviluppo per la salvaguardia dell’ambiente e, in generale, per la protezione del nostro pianeta dal degrado causato dall’utilizzo delle risorse naturali.
La Terra infatti non riesce a ripristinare le perdite ambientali a causa dell’opera intensiva dell’uomo. A questo si aggiunge il preoccupante dato del cambiamento climatico che porta ad estati sempre più torride e caratterizzate dunque da gravi pericoli di siccità.
Istituire una ricorrenza annuale dedicata a questo tema cerca dunque di stimolare ogni fascia di età sui pericoli che il nostro pianeta sta correndo. Il timore più grande è legato al fatto che, senza contromisure urgenti, il cambiamento climatico provocherà conseguenze irreversibili.
Le stime più recenti diffuse dalle Nazioni Unite indicano come quasi il 40% della superficie terrestre sia impoverita dall’azione dell’uomo. A rendere ancora più impattante questo valore è che tale area aumenta ogni secondo con un’estensione equivalente a 4 campi da calcio.
Ciò provoca in maniera diretta e indiretta gravi conseguenze sulla popolazione di questi territori che si vedono ridurre le proprie materie prime e risorse ambientali. I periodi di siccità inoltre sono aumentati del 29% rispetto al 2000. Sfruttare in maniera così intensiva il sottosuolo genera poi quasi il 25% delle emissioni di CO2 globali totali.
Questi dati allarmanti evidenziano come tutta l’umanità corra un notevole rischio circa l’approvvigionamento di cibo e acqua, la salvaguardia della biodiversità di faune e flora oltre alla sicurezza delle persone minacciate direttamente dalla desertificazione.
Senza un deciso ed immediato cambio di rotta i risvolti potrebbero essere disastrosi. Entro il 2025, 1,8 miliardi di persone potrebbero essere coinvolti da scarsa possibilità di attingere a risorse idriche. Il 66% della popolazione mondiale vivrà sotto costante rischio di scarsità d’acqua.
Le previsioni più a lungo termine non sono più rassicuranti. Nel 2045 circa 135 milioni di persone potrebbero essere costrette ad abbandonare il proprio territorio a causa del suo irreversibile impoverimento con conseguente perdita di qualsiasi possibilità produttiva.
Le celebrazioni ufficiali della Giornata si terranno proprio a Bonn, con la collaborazione del Ministero per la cooperazione e lo sviluppo economico della Germania, ma altri eventi sono previsti in tutto il mondo per rilanciare l’impegno per la protezione del suolo e del territorio.
Ogni anno le celebrazioni della Giornata mondiale per la desertificazione sono associate ad uno specifico tema. Quello di quest’anno è Uniti per la terra.
Il nostro patrimonio. Il nostro futuro. Uno slogan d’impatto che vuole stimolare la partecipazione attiva di ogni persona nella strada per contrastare la desertificazione e la siccità.
Tutte le iniziative, nazionali ed internazionali, mireranno dunque ad un significativo coinvolgimento di tutta la comunità. Ognuno di noi può infatti fare la propria parte per la tutela dell’ambiente e il rispetto per le risorse naturali.
Lo spunto offerto dagli incontri e convegni organizzati sul nostro territorio è quello di limitare gli sprechi d’acqua, prediligere prodotti ad impatto zero e biologici e impegnarsi in una attività di informazione con parenti ed amici di quanto sia concreto il rischio della desertificazione e della siccità.