L'Unione Europea ha autorizzato la proroga della Decontribuzione Sud fino al 31 dicembre 2024, una misura fondamentale per il supporto alle aziende situate nelle regioni meridionali italiane. Questa estensione permette ai datori di lavoro di beneficiare di uno sgravio contributivo del 30% sui contributi previdenziali, esclusi i premi e i contributi diretti all'INAIL. L'obiettivo è stimolare l'occupazione in aree con gravi difficoltà socioeconomiche.
La Decontribuzione Sud, introdotta con la Legge di Bilancio 2021 (articolo 1, comma 161 e seguenti, legge n. 178/2020), prevede uno sconto sui contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro. L'iniziativa mira a contrastare gli effetti negativi della pandemia sul mercato del lavoro e a sostenere l'occupazione in regioni svantaggiate come Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Il beneficio consiste in una riduzione del 30% dei contributi previdenziali fino al 2025, scendendo poi al 20% nel 2026 e 2027 e al 10% nel 2028 e 2029.
Le regioni che beneficiano della Decontribuzione Sud sono:
Queste aree sono selezionate in base a specifici criteri di disagio socioeconomico e al fine di mantenere i livelli occupazionali.
Lo sgravio contributivo si applica a tutti i rapporti di lavoro subordinato, esclusi quelli agricoli e domestici, e richiede che la sede di lavoro sia situata in una delle regioni ammesse. Le aziende private, incluse quelle non imprenditoriali, possono beneficiare di questa agevolazione. Tuttavia, è necessaria l'autorizzazione della Commissione Europea, poiché la misura rientra negli aiuti di Stato.
Parallelamente alla Decontribuzione Sud, il Decreto Coesione introduce nuovi incentivi a partire dal 1° settembre 2024, specificamente rivolti alle nuove assunzioni di giovani under 35 e donne che soddisfano determinati requisiti. Questo ulteriore incentivo mira a promuovere l'occupazione stabile e a lungo termine.
Il recente decreto attuativo del Ministero dell'Economia, in collaborazione con il Ministero del Lavoro, ha introdotto un'importante agevolazione per le aziende che assumono con contratti a tempo indeterminato. Per il 2024, è prevista una maggiorazione del 120% del costo del lavoro ammesso in deduzione per le nuove assunzioni. Questa misura si applica ai titolari di reddito d'impresa e agli esercenti arti e professioni, con una ulteriore deduzione del 10% per le categorie di lavoratori meritevoli di maggiore tutela.
Per beneficiare della maggiorazione del costo del lavoro, è necessario che:
Le imprese in liquidazione ordinaria o soggette a liquidazione giudiziale sono escluse da questa agevolazione.
Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, ha evidenziato come la Decontribuzione Sud abbia svolto un ruolo fondamentale nel sostenere le aziende meridionali e nel promuovere l'occupazione. La proroga al 31 dicembre 2024 permette di lavorare a una revisione organica della misura, con l'obiettivo di renderla sempre più efficace e orientata agli investimenti.