Perdita e sospensione dell'Assegno di inclusione (Adi) 2024, arrivano le nuove indicazioni del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali di Marina Elvira Calderone su come riattiva il pagamento. Si fa presente che il provvedimento emesso nei confronti di uno solo dei membri della famiglia percettrice della misura che ha preso il posto del Reddito di cittadinanza, colpisce l'intero nucleo.
I casi più evidenti sono due. Il primo è quello della perdita o decadenza dell'Assegno di inclusione per l'intera famiglia nel caso in cui ci sia stata una convocazione da parte dei servizi sociali alla quale la famiglia non abbia dato seguito, senza giustificato motivo. Il secondo caso è quello della sospensione dell'Adi, anche in questo caso per tutta la famiglia, nel caso in cui non ci sia stata una convocazione a presentarsi da parte dei servizi sociali.
In una situazione di questo tipo, si fa riferimento al termine dei 120 giorni di mancata presentazione. La sospensione opera, in questo caso, a carico di tutti i componenti della famiglia a partire dal mese susseguente a quello della scadenza dei 4 mesi.
Il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ha aggiornato le proprie informazioni circa la perdita o la sospensione dell'Assegno di inclusione (Adi). Si prevede, infatti, che una volta che la domanda del sostegno sostitutivo, dal 1° gennaio 2024, del Reddito di cittadinanza sia stata accolta, la famiglia debba presentarsi presso i servizi sociali nel termine dei successivi 120 giorni al fine di sottoscrivere il Patto di attivazione digitale (Pad).
Di fronte a questo adempimento, i casi sono due. Il primo, che rafforza i doveri della famiglia, è quello della convocazione da parte dei servizi sociali. In questo caso, e senza giustificato motivo per la mancata presentazione, si ricade nella situazione di perdita (decadenza) dell'Assegno di inclusione.
Nell'ipotesi in cui non ci sia stata una formale convocazione da parte dei servizi sociali ma, in ogni modo, la famiglia non si sia presentata presso gli stessi nel termine previsto per legge dei 120 giorni, l'Inps provvede alla sospensione dell'Assegno di inclusione a decorrere dal pagamento del mese successivo a quello della scadenza dei 120 giorni.
C'è da precisare che la misura di sospensione o di decadenza dell'Assegno di inclusione scatta per l'intero nucleo familiare e non per singoli componenti. Le conseguenze, dunque, ricadono su tutte le carte di pagamento dell'Assegno di inclusione, nel caso in cui la famiglia disponga di più card.
Si ricade in casi di questo tipo nell'ipotesi in cui in cui il singolo membro della famiglia non si presenti agli incontri fissati periodicamente. Il mancato adempimento fa scattare in automatico la sospensione del versamento dell'indennità mensile, anche senza la segnalazione da parte dei servizi sociali.
Ulteriori casistiche di sospensione del pagamento dell'Assegno di inclusione riguardano i soggetti attivabili sul lavoro. Si possono presentare le seguenti situazioni:
Nei casi in cui una famiglia ricada nelle situazioni sopra descritte, con sospensione del pagamento dell'Assegno di inclusione, si può sanare la situazione che ha determinato il provvedimento semplicemente comunicando l'avvenuta presentazione, registrata dagli stessi servizi sociali. In tal caso, l'eventuale sospensione decadrà e il pagamento della misura verrà riattivato con erogazione anche degli arretrati per la mensilità o le mensilità di sospensione.
In caso di decadenza si può procedere a una nuova domanda dell'Assegno di inclusione. Ma devono passare almeno sei mesi dalla perdita dell'Adi e la richiesta deve essere presentata da un altro componente del nucleo familiare.