Il problema dei furti in appartamento è sempre più attuale, ma cosa succede se l'immobile è in affitto? In caso di danni causati da un furto, chi è responsabile delle riparazioni, l'inquilino o il proprietario? Esploriamo questa complessa questione relativa al furto in una casa affittata.
Secondo l’articolo 1576 del Codice Civile, il proprietario deve mantenere l’immobile in buono stato, eseguendo le riparazioni necessarie. L’inquilino, invece, è responsabile delle piccole manutenzioni. Ad esempio, la manutenzione ordinaria della caldaia è a carico dell'inquilino, mentre la riparazione di un guasto all’impianto idraulico spetta al proprietario. L’articolo 1588 stabilisce che l’inquilino è responsabile della perdita e del deterioramento dell’immobile, a meno che non provi che questi danni non sono a lui imputabili.
Quando si verifica un furto in un appartamento affittato, la responsabilità delle riparazioni può variare. Se l'inquilino ha adottato tutte le precauzioni ragionevoli, come chiudere porte e finestre e attivare eventuali sistemi di allarme, i danni saranno a carico del proprietario. Al contrario, se il furto è avvenuto a causa di una negligenza dell'inquilino, come lasciare una finestra aperta o non attivare l'allarme, l'inquilino sarà responsabile dei danni.
Ad esempio, l'inquilino lascia una finestra aperta e non attiva l'allarme e un ladro entra e danneggia la finestra e ruba oggetti di valore. Qui, l'inquilino è responsabile dei danni perché la sua negligenza ha facilitato il furto. In un altro caso, l'inquilino chiude tutte le finestre, attiva l'allarme, ma il ladro riesce comunque a entrare, danneggiando inferriate e finestre. In questo caso, il proprietario è responsabile delle riparazioni perché l'inquilino ha preso tutte le precauzioni necessarie.
A tal proposito potrebbe interessare anche sapere chi paga le spese di installazione di un antifurto in una casa affittata: lo abbiamo spiegato qui.
Gli inquilini possono adottare diverse misure preventive per evitare di incorrere in responsabilità per i danni da furto. Innanzitutto, bisogna assicurarsi che tutte le serrature funzionino correttamente, installare sistemi di allarme e chiudere sempre porte e finestre sono passi fondamentali. Inoltre, è consigliabile stipulare un’assicurazione che copra i danni da furto può fornire una protezione finanziaria aggiuntiva.
Le principali normative di riferimento per la ripartizione dei danni in caso di furto sono:
Abbiamo detto che se l'inquilino prende tutte le precauzioni necessarie per proteggere l'immobile e il furto avviene comunque, la responsabilità per i danni ricade sul proprietario. Questo si verifica quando l’inquilino chiude tutte le finestre, attiva l'allarme e chiude accuratamente la porta d’ingresso, ma i ladri riescono comunque a entrare forzando serrature o inferriate.
Eventi di forza maggiore, come disastri naturali o incidenti imprevedibili, possono esonerare l’inquilino dalla responsabilità. Ad esempio, se una tromba d'aria sfonda una finestra e i ladri ne approfittano per entrare, l'inquilino non può essere ritenuto responsabile.
Quando si verifica un furto, è importante determinare rapidamente chi è responsabile delle riparazioni. In generale, il proprietario si occupa delle riparazioni strutturali, mentre l’inquilino è responsabile delle riparazioni dovute a negligenza.
In caso di furto in una casa affittata, la responsabilità delle riparazioni dipende dalla causa del danno. Secondo il Codice Civile, il proprietario deve mantenere l’immobile in buono stato e riparare i danni strutturali, mentre l’inquilino è responsabile delle piccole manutenzioni. Se il furto è avvenuto per negligenza dell'inquilino, questi sarà responsabile dei danni. Tuttavia, se l'inquilino ha preso tutte le precauzioni necessarie, come chiudere porte e finestre e attivare l'allarme, il proprietario sarà tenuto a coprire le riparazioni.