Corruzione, traffico di influenze illecite, missione di fatture false, corruzione e turbata libertà degli incanti. Queste le accuse a carico di ufficiale generale dei carabinieri, arrestato dal Ros, e di un imprenditore laziale, arrestato invece dalla Guardia di Finanza di Milano. Si tratta di Oreste Liporace, sospeso con effetto immediato dall'Arma, e di Ennio De Vellis. Entrambi si trovai ai domiciliari.
Secondo l'inchiesta- condotta dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Milano- Liporace, comandante dei carabinieri del secondo reggimento allievi, marescialli e brigadieri di Velletri, sarebbe stato corrotto dagli imprenditori Massimiliano e William Fabbro.
Il generale avrebbe ottenuto 22mila euro, ma anche con borse griffate Louis Vuitton del valore di circa 11mila euro.
Ma non solo. Gli sarebbero stati regalati anche biglietti per lo stadio Olimpico di Roma e per il Teatro alla Scala. Nonché un servizio di autonoleggio per la famiglia per un soggiorno a Milano avvenuto nel 2021.
Beni che, secondo quanto sostiene la Procura, sarebbero stati finalizzati a ‘truccare’ l’appalto- da quasi 700mila euro- della scuola Carabinieri affidato ai Fabbro mediante turbativa d’asta.
De Vellis è un imprenditore a capo di un gruppo di imprese in ambito traslochi e trasporti, con base a Frosinone, risultato collegato sia al generale dei carabinieri che all'impresa Fabbro.
Oltre a Liporace e De Vellis, risultano indagati anche altri imprenditori, nonché funzionari e dirigenti pubblici di amministrazioni centrali dello Stato. Sono intanto in corso perquisizioni e acquisizioni di atti in varie province a carico di persone fisiche e società.
La Guardia di Finanza di Milano sta effettuando perquisizioni anche negli uffici del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Agenti anche negli uffici dell'Avvocatura Generale dello Stato, nel Centro Studi Alta Difesa, nel Provveditorato Generale alle Opere Pubbliche per Lazio, Abruzzo e Sardegna.
Indagato anche Lorenzo Quinzi, capo del dipartimento per gli affari generali e la digitalizzazione del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Lo scorso aprile, sempre accusati di corruzione, sono stati arrestati tre funzionari dell'Agenzia delle Entrate a Roma.