Ma chi l'ha detto che le nostre tavole non possano accogliere, anche fuori stagione, una ricetta originale? Fiadone abruzzese: questa è la proposta di oggi. Si tratta di un piatto che nel centro Italia (ne esiste anche una versione Molisana e una della Corsica) si consuma tradizionalmente nel periodo pasquale. La sua forma ricorda quella di un panzerotto o di un raviolo: la farcitura la si fa con un formaggio locale ed è proprio questa particolarità che lo rende distinguibile da altri piatti simili.
Anche se non siamo in periodo pasquale andiamo alla scoperta di una ricetta originale: fiadone abruzzese. Cos’è? Si tratta come abbiamo anticipato di una preparazione che ricorda un raviolo o un panzerotto, il cui cuore custodisce un ripieno di formaggio tipico dell’Abruzzo, il rigatino, la cui pasta e sapidità rende assolutamente distinguibile questo piatto tipico del periodo pasquale. Questo formaggio, esclusiva eccellenza abruzzese, presenta una pasta dura semicotta, viene prodotto con latte vaccino intero a cui viene aggiunto del caglio caprino. Questo procedimento conferisce al rigatino il classico colore giallo paglierino. Si tratta dunque di un formaggio saporito, aromatico, che, oltre ad essere il perfetto ripieno dei fiadoni, può essere utilizzato per torte salate oppure mangiato in purezza assieme a salumi tradizionali.
Rispetto ad un raviolo il fiadone abruzzese durante la cottura si gonfia in modo interessante e libera anche un po’ del suo ripieno che diventa filante. Nonostante sia un antipasto classico del periodo pasquale, il fiadone abruzzese viene consumato anche a colazione, in particolare proprio la mattina della Pasqua. Andiamo allora a scoprire la ricetta originale del fiadone abruzzese. Gli ingredienti sono quelli elencati di seguito:
Come intuibile, la prima preparazione per realizzare il fiadone abruzzese, ricetta originale, è l’impasto. Procuratevi quindi una ciotola capiente e versateci dentro la farina e una presa di sale. Unite il vino bianco, l’olio EVO e infine le uova. Quindi iniziate ad amalgamare il tutto semplicemente usando le mani. L’obiettivo è creare un impasto morbido e compatto, senza grumi. Arrivati a questo punto potete coprire l’impasto e lasciarlo riposare in un luogo lontano dalle correnti d’aria per almeno mezz'ora.
Mentre aspettate che l’impasto lieviti potete mettere mano al ripieno. Prendete il formaggio rigatino e tagliatelo sottilmente. Mettetelo in una ciotola che vi permetta di mescolarlo al parmigiano e al pecorino grattugiati. Fatto questo potete anche aggiungere le uova già sbattute e regolare il tutto con sale e pepe.
A questo punto l’impasto avrà riposato il tempo sufficiente: toglietelo dalla ciotola e, dopo averlo suddiviso in parti uguali, stendetelo utilizzando la macchina per la pasta. Se avete manualità con il mattarello ovviamente sentitevi liberi di procedere con il metodo più tradizionale e affascinante. Una volta ottenuta una sfoglia sottile predisponete dei rettangoli e in modo ordinato posizionatevi sopra a distanza regolare un cucchiaio di impasto. il procedimento è lo stesso di quando si preparano i ravioli quindi nulla di impossibile. Utilizzate una rotella per ritagliare la pasta in forma di mezzaluna attorno al ripieno quindi copritelo e poi sigillate i bordi con una forchetta o con le dita. Utilizzando un coltello affilato fate due piccoli tagli sui fiadoni.
Una volta pronti tutti i fiadoni rivestite una leccarda con della carta da forno e quindi posizionatevi sopra i fiadoni. Spennellateli con tuorlo d’uovo. Infornate per 20 minuti a forno già a temperatura di 180°.
Una precisazione finale: i fiadoni molisani si distinguono da quelli abruzzesi perché sono più grandi e lucidi, sono salati ma anche dolci quando al rigatino si aggiungono zucchero, uova e scorza di limone.