Continua la fuga di Giacomo Bozzoli, ma in solitaria. Oggi, venerdì 5 luglio 2024, un colpo di scena sul caso: la compagna Antonella Colossi e il figlio di 9 anni, fuggiti con lui nei giorni scorsi, sono rientrati in Italia nel primo pomeriggio.
Nessuna traccia però del 39enne, condannato in via definitiva all'ergastolo lo scorso 1 luglio per l'omicidio dello zio Mario, avvenuto nell'ottobre del 2015 a Marcheno, nel Bresciano. Su di lui, che resta latitante, pende un mandato di cattura internazionale.
Antonella Colossi è tornata in Italia in treno dalla Spagna in compagnia del figlio: sono arrivati intorno alle 14 nella stazione ferroviaria di Chiari, nel Bresciano.
Entrambi stanno bene e si trovano già nella loro abitazione. La donna, che non è indagata, è stata interrogata dagli inquirenti.
Il tentativo di avere da lei indicazioni su dove sia Giacomo, al momento, sembrerebbe non essere riuscito. Sentita in caserma dai carabinieri, secondo fonti investigative Antonella avrebbe raccontato una storia con molti buchi.
La famiglia avrebbe trascorso dieci giorni, dal 20 al 30 giugno, in un hotel a Marbella, nel sud della Spagna, prenotato con il documento di Bozzoli. Sarebbero arrivati in macchina, con la Maserati di lui, come emerso dalle indagini. Quindi si trovavano già all'estero quando è arrivata la sentenza della Cassazione.
Dal primo luglio madre e figlio avrebbero alloggiato nella stessa città sul mare, ma col passaporto della donna.
Gli inquirenti hanno annunciato di voler fare "terra bruciata" intorno a Bozzoli e ora sono in corso tutte le verifiche del caso in merito alla fuga.
Il 39enne si è sempre proclamato innocente. Secondo i giudici, invece, avrebbe prima ucciso lo zio Mario, con l'aiuto di due operai, e poi si sarebbe disfatto del corpo, bruciandolo all’interno di uno dei forni della fonderia di famiglia a Marcheno.