Contributi previdenziali Inps per gli agricoltori, coltivatori diretti, coloni, mezzadri e imprenditori agricoli professionali: il pagamento della prima rata del 2024 scade martedì 16 luglio 2024. L'Istituto di previdenza ha fornito le istruzione per calcolare quanto occorre versare e come. C'è da dire che i contributi del 2024 per i coltivatori diretti e gli imprenditori sono in aumento rispetto a quelli dello scorso anno.
Infatti, nel 2024 sale a 63,06 euro la soglia giornaliera di reddito sulla quale effettuare il calcolo della contribuzione per le categorie professionali sopra indicate. Lo scorso anno questa soglia era pari a 60,26 euro. Sale anche il contributo addizionale che si calcola per 0,79 euro al giorno di lavoro rispetto all'importo di 0,69 euro al giorno del 2023. Si pagherà di più anche per la pensione dei familiari impiegati in compartecipazione e dei piccoli coloni agricoli. L'aliquota dei contributi sale nel 2024 dello 0,20%, sfiorando il 30%.
Si pagherà di più per i contributi previdenziali Inps nel 2024 per le categorie agricole dei coltivatori diretti, coloni, mezzadri e imprenditori agricoli professionali. Infatti, il calcolo della quota dei contributi previdenziali da versare deve tener conto della soglia di 63,06 euro per ogni giorno di lavoro attraverso la quale determinare il reddito imponibile. La cifra è riferita al reddito medio giornaliero che l'Inps prende a parametro per determinare la base sulla quale pagare i contributi.
Sul reddito calcolato deve essere applicato il 24% di quota dei contributi previdenziali, aliquota che dal 2018 comprende anche il 2 per cento di contributo addizionale. La soglia di reddito giornaliero viene determinata annualmente per decreto. Nel 2024 tale soglia media è più alta dello scorso anno di 2,80 euro, dal momento che nel 2023 era pari a 60,26 euro.
Al 24% di contributi previdenziali Inps calcolati sul reddito giornaliero dei coltivatori diretti, devono essere aggiunti:
Aumenta di un ulteriore 0,20 per cento anche l'aliquota previdenziale Inps dovuta da compartecipanti familiari e piccoli coloni. I contributi da versare sfiorano il 30% (29,99%, rispetto al 29,79% del 2023).
Non si registrano aumenti, invece, per quanto riguarda la quota che va all'Istituto nazionale per l'assicurazione degli infortuni sul lavoro (Inail). Per l'anno 2024, infatti, la somma da versare per gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali rimane costante a 768,50 euro per le zone normali e a 532,18 euro per le zone montane e svantaggiate.
Per l'anno 2024, inoltre, sono determinate le agevolazioni per le zone tariffarie ai sensi di quanto specifica il comma 45, dell'articolo 1, legge di Stabilità 2011 (legge 220 del 2010), il quale prevede che, "a decorrere dal 1° agosto 2010 continuano ad applicarsi le disposizioni di cui all’articolo 2, comma 49, della legge 23 dicembre 2009, numero 191, in materia di agevolazioni contributive nel settore agricolo".
Pertanto le agevolazioni applicate per la zona tariffaria di quest'anno non prevedono le agevolazioni per i territori non svantaggiati (pagamento del 100% del dovuto), mentre si applica lo sconto del 75% per i territori montani (dovuto il 25%) e lo sconto del 68% per i territori svantaggiati (dovuto il 32%).
Il 16 luglio 2024 si paga la prima delle quattro rate dei contributi previdenziali agricoli. Le rate successive hanno scadenza al 16 settembre 2024, al 18 novembre 2024 e al 16 gennaio 2025.