Si sbloccano le graduatorie degli idonei ai concorsi scuola del 2020 e 2022 che rappresenteranno uno dei canali delle assunzioni degli insegnanti già a partire dalle prossime immissioni in ruolo dell'anno 2024-2024. A confermarlo è direttamente il ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. La questione tiene banco da alcuni anni e riguarda i concorsi ordinari nella scuola indetti con i decreti dipartimentali numeri 498 e 499 del 2020.
Dagli ultimi movimenti delle graduatorie, le previsioni di immissione in ruolo dei docenti interessati perché partecipanti ai concorsi ordinari degli ultimi quattro anni, erano per un rinvio delle procedure di reclutamento a dopo il 2026. Ovvero a reclutamenti da effettuarsi nel periodo successivo a quello di raggiungimento dei target assunzionali di 70mila nuovi insegnanti nella scuola del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). L'intervento del ministro Giuseppe Valditara apre, invece, alle immissioni già dal prossimo settembre per l'anno scolastico 2024-2025.
Si sblocca la situazione degli aspiranti insegnanti vincitori dei concorsi nella scuola per gli anni 2020 e 2022, attualmente non ancora in cattedra. Dalle ultime novità emergerebbe che i nominativi delle graduatorie di merito dovrebbero entrare a far parte del contingente delle assunzioni scolastiche di settembre 2024 mediante scorrimento.
A confermarlo è stato lo stesso ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, nel corso di un question time alla Camera dei deputati, in risposta all'interrogazione della deputata Chiara Tenerini di Fi - PPE sulle iniziative per lo scorrimento delle graduatorie dei concorsi ordinari per docenti. Il ministro ha spiegato che è intenzione del governo quella di "prorogare le graduatorie dei concorsi di cui ai decreti dipartimentali numero 498 e numero 499 del 2020".
"Dette graduatorie, grazie a una specifica legislativa introdotta nel 2023 (decreto legge numero 75 del 2023, n.d.r.), sono adesso diventate ad esaurimento - ha continuato Giuseppe Valditara - Bisogna infatti ricordare che le graduatorie erano ancora pendenti nel momento in cui era stata introdotta la riforma del reclutamento del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), in riferimento al decreto legge numero 36 del 2022, il quale le aveva condannate alla loro cessazione, ovvero alla loro naturale scadenza".
Quella del mistero dell'Istruzione e del Merito è, dunque, una precisa volontà di portare a compimento la realizzazione degli obiettivi-target del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) senza tralasciare le aspettative degli idonei ai concorsi precedenti allo stesso Pnrr, di cui la riforma del ministro Bianchi "si era del tutto disinteressata", come affermato in Aula da Valditara.
"Non si può negare che la priorità attuale imposta dal Pnrr resti quella di conseguire il target delle 70mila assunzioni con le nuove modalità introdotte dal Piano medesimo, seppure in virtù con la nuova pianificazione concordata con la Commissione europea - continua ancora il ministro Valditara - E cioè tramite più procedure concorsuali fino al 2026, ovvero in un maggior lasso di tempo e con diversi target, tra i quali 20mila docenti entro dicembre 2024, 20mila docenti entro settembre 2025 e 30mila docenti entro giugno 2026.
Pertanto, alla luce del quadro sopra ricostruito, posso assicurare che le graduatorie dei concorsi ordinari del 2020 e del 2022 continueranno ad alimentare le nomine in ruolo anche per il prossimo anno 2024-2025".
Le procedure delle assunzioni degli idonei ai concorsi della scuola del 2020 e del 2022 impongono, in definitiva, da una parte di garantire i vincitori dei concorsi e, dall'altra, di far scorrere, già a partire da quest'anno - e non dopo il termine del Pnrr, nel 2026 - le graduatorie degli idonei dei concorsi ordinari del 2020 e del 2022, contando sui posti ulteriori rispetto alle immissioni in ruolo necessarie al raggiungimento degli obiettivi previsti dal Pnrr.
"Per quanto riguarda gli aspetti applicativi dell'ordine delle assunzioni - ha concluso Valditara - questi verranno definiti da un decreto ministeriale che disciplinerà le assunzioni a tempo indeterminato previa adozione della delibera da parte del Consiglio dei ministri. La relativa procedura attuatoria è, ad oggi, all'esame del ministero dell'Economia e delle Finanze".