L'estate 2024 porta con sé un'ondata di contagi da Covid alimentata dalla variante KP3. Seppur simile alle precedenti versioni del virus, la KP3 presenta alcune caratteristiche diverse , tra cui nuovi sintomi che è importante saper riconoscere per tutelare la propria salute.
In questo articolo vedremo proprio i segnali associati alla variante KP3, e come distinguerla dalle forme precedenti di Covid-19.
Nonostante le alte temperature della scorsa settimana, l'Italia sta affrontando una nuova "ondata estiva" di contagi da Covid; ma non c'è motivo di preoccuparsi. I numeri sono bassi e l'impatto sugli ospedali rimane molto limitato.
Questo aumento dei contagi è dovuto alla recrudescenza delle varianti attualmente in circolazione e più capaci di sfuggire alle nostre difese immunitarie. Si tratta di mutazioni delle varianti dominanti, discendenti da JN1, la variante Omicron responsabile del picco di contagi dello scorso novembre. Le varianti in questione sono KP2 e KP3.
I sintomi di queste varianti sono simili a quelli delle varianti precedenti: tosse, naso chiuso, mal di testa, dolori muscolari, nausea o vomito e stanchezza.
Come sempre, per evitare la diffusione del virus se si pensa di essere infetti, è consigliabile:
Anche se i numeri sono bassi, ci sono ancora persone che finiscono in ospedale o muoiono a causa del coronavirus.
La variante KP.3 è un ceppo del virus SARS-CoV-2 simile ad altre varianti emerse di recente, come JN.1 e le "FLiRT" (KP.1.1 e KP.2). Secondo gli esperti, la variante KP.3 è "un sottolignaggio del ceppo JN.1", che a sua volta deriva dalla variante Omicron.
Il Centro per la prevenzione e il controllo delle malattie (CDC) statunitense non ha ancora confermato se la variante KP.3 presenti sintomi specifici. Gli esperti ritengono che i sintomi associati a KP.3 siano simili a quelli di JN.1. Tuttavia, il CDC elenca i sintomi generali del COVID-19 sul proprio sito web. Questi sintomi possono comparire tra i 2 e i 14 giorni dall'esposizione al virus e possono essere lievi o gravi.
Sintomi generali del COVID-19:
Il CDC raccomanda di consultare un medico se si presentano i seguenti sintomi:
Il CDC raccomanda a tutti di età superiore ai 6 mesi (con alcune eccezioni) di ricevere il vaccino COVID-19 aggiornato per la stagione 2024-2025 per proteggersi dalla malattia, indipendentemente dal fatto che si sia già stati vaccinati in precedenza.
Per curare l'infezione da KP.3, i farmaci antivirali esistenti dovrebbero essere efficaci.
Per le infezioni lievi, i sintomi possono essere trattati con farmaci da banco come paracetamolo o ibuprofene, come raccomandato dal CDC.
Tuttavia, per coloro che sono ad alto rischio di sviluppare una malattia grave, è possibile ricorrere a farmaci da prescrizione come Paxlovid, Veklury e Lagevrio, a condizione che vengano assunti entro cinque-sette giorni dall'insorgenza dei sintomi.
Questo approccio consente di gestire efficacemente l'infezione e ridurre la gravità dei sintomi, e migliora le possibilità di una pronta guarigione.