Sono passati due anni dall'orribile delitto che ha coinvolto la 25enne Martina Patti e la figlia Elena, la bimba di 5 anni avuta dall'ex compagno Alessandro Del Pozzo: oggi, 12 luglio 2024, la Corte d'Assise di Catania ha emesso la sua sentenza di condanna a 30 anni di carcere per la mamma reo-confessa di Mascalucia.
Non trovano pace i nonni paterni di Elena Del Pozzo, la bimba di 5 anni brutalmente uccisa con un coltello da cucina e il cui corpicino è stato, poi, abbandonato in un campo nei dintorni di Mascalucia, nel Catanese. A commettere il terribile gesto la sua mamma, Martina Patti, il 12 giugno 2022.
Al tempo, infatti, la 25enne ha cercato di inscenare il rapimento della bambina per depistare le indagini. La ragazza ha sostenuto che lei e la piccola siano state aggredite da tre uomini sulla via del ritorno a casa dall'asilo. Una versione che è presto caduta e che ha portato Martina Patti a confessare l'omicidio.
Al processo, che l'ha vista seduta al banco degli imputati e difesa dagli avvocati Gabriele Celesti e Tommaso Tamburino, la reo-confessa di Mascalucia è stata condannata, oggi 12 luglio 2024, a 30 di carcere dalla Corte d'Assise di Catania.
Per il processo svolto nella Città dell'Elefante i nonni paterni della piccola hanno deciso di farsi assistere dall'avvocato Barbara Ronsivalle e costituirsi parte civile. Sconvolto il padre Alessandro, che non si capacita di un tale gesto estremo.
Infatti, nonostante la confessione e le prove raccolte a suo carico, Martina Patti non ha mai dichiarato quale sia il movente dell'omicidio. Proprio per le circostanze in cui è avvenuta la tragedia, i suoi avvocati, Celesti e Tamburino, hanno chiesto l'assoluzione per incapacità di intendere e di volere.
Gli avvocati difensori, inoltre, hanno richiesto anche il riconoscimento delle attenuanti generiche e l'esclusione dell'aggravante della premeditazione. La Corte d'Assise ha accolto le richieste del procuratore aggiunto Fabio Scavone e della sostituta Assunta Musella. I due hanno avanzato il riconoscimento delle suddette attenuanti generiche, tenendo conto sia della confessione che dell'età e della collaborazione della giovane.
Ha dormito dai nonni e poi la zia l'ha accompagnata all'asilo: queste le ultime ore di gioia della piccola Elena Del Pozzo. All'uscita dalla struttura, la mamma Martina la aspettava per riportarla a casa, a Mascalucia, ma la bimba non è mai più tornata.
Immediato l'allarme ai carabinieri di Catania, ai quali la 25enne ha raccontato che tre uomini avrebbero aggredito lei e rapito la piccola, supportando la sua versione con alcune minacce trovate dall'ex compagno l'anno prima.
Tuttavia, per gli inquirenti qualcosa sembrava fuori posto e il presunto sequestro non reggeva davanti alle contestazioni della Procura di Catania. Le indagini, quindi, hanno poi portato i militari a scoprire che la 5enne fosse stata uccisa, il suo corpicino nascosto in sacchi dell'immondizia e seppellito in un campo abbandonato proprio dalla madre.