Diverse ricerche suggeriscono che un elevato consumo di zucchero potrebbe aumentare il rischio di sviluppare la demenza in età avanzata.
In questo articolo vedremo le evidenze scientifiche che collegano lo zucchero alla demenza, cercando di comprendere i meccanismi sottostanti e l'impatto di una dieta ricca di zuccheri sulla salute del cervello.
Scopri come una dieta sana supporta la funzione cognitiva e la salute mentale nel lungo termine.
In Italia, oltre 1 milione di persone combatte contro la demenza, una realtà preoccupante che diventa ancora più drammatica se consideriamo che il 40% di questi casi potrebbe essere evitato. Tra i colpevoli principali c'è un alimento che amiamo un po' tutti: lo zucchero.
Diversi studi scientifici hanno infatti dimostrato che una dieta ricca di zuccheri raffinati può accelerare il declino cognitivo e aumentare la probabilità di sviluppare demenza.
Il problema è particolarmente preoccupante per gli over 65, tra cui la prevalenza di demenza aumenta considerevolmente. Basti pensare che circa il 3% dei sessantacinquenni ne è già affetto, mentre la percentuale sale a quasi il 20% tra gli ottantacinquenni e a un terzo tra i novantenni.
In occasione della Giornata Mondiale del Cervello, la Società Italiana di Neurologia (SIN) e l'Associazione Italiana di Neurologia (AIN) lanciano un appello per aumentare la consapevolezza sui rischi dello zucchero per la salute del cervello.
Attenzione a non esagerare con la dolcezza! Troppo zucchero non solo fa male alla linea, ma può anche danneggiare seriamente le nostre funzioni cognitive, perché aumenta il rischio di sviluppare malattie neurodegenerative come demenza e ictus.
Lo zucchero, se assunto in quantità eccessive, diventa una vera e propria "sostanza neurotossica" per il nostro cervello. Come spiega il presidente della German Brain Foundation, Frank Erbguth: "È vero che il cervello ha bisogno di glucosio per funzionare, ma è la dose che fa il veleno". Un consumo smodato di zucchero, attraverso pasti abbondanti e spuntini frequenti, porta a un aumento cronico della glicemia.
Questo, a sua volta, scatena una serie di eventi dannosi per le cellule cerebrali, con conseguenze negative a lungo termine. Infatti, se da un lato un picco di zucchero nel sangue può dare un momentaneo boost alle prestazioni mentali (nelle due-dodici ore successive al consumo), dall'altro uno schema alimentare ricco di zuccheri porta a un declino cognitivo graduale ma costante.
La scienza lo conferma: una recente meta-analisi ha dimostrato che il consumo regolare di zucchero ha un impatto negativo sulla memoria, sull'apprendimento e sulla capacità di concentrazione.
Come lo zucchero danneggia il cervello?
In Italia, il consumo di zucchero pro capite si aggira intorno ai 32,9 chilogrammi all'anno, pari a circa 90 grammi al giorno. Una quantità decisamente superiore alle raccomandazioni della Società Italiana di Nutrizione (SIN), che suggeriscono di limitare l'assunzione di zuccheri a non più del 10% dell'apporto calorico giornaliero totale.
Per una dieta da 2.000 calorie, questo significa non superare i 50 grammi di zucchero al giorno, equivalenti a circa 18 chilogrammi all'anno. E attenzione: non si tratta solo di zucchero aggiunto, ma anche di quello naturalmente presente in frutta, miele e succhi.
Scegli una dieta ricca di cibi freschi e integrali, riduci dolci e alimenti processati, fai attività fisica regolarmente e mantieni un peso corporeo sano.