Calci, pugni e minacce per farsi consegnare il cellulare. Questo è quanto accaduto ieri sera, 20 luglio 2024, davanti al circolo Asso di Bastoni di via Cellini a Torino. Ma chi è e perché alcuni militanti di Casa Pound hanno aggredito il giornalista de LA Stampa Andrea Joly?
Originario di Asti, il 28enne Andrea Joly è giornalista per il quotidiano torinese La Stampa. Nella tarda serata di ieri, 20 luglio 2024, Joly è passato per caso davanti a una festa presso il circolo Asso di Bastoni, da sempre luogo di ritrovo per militanti o anche solo simpatizzanti di estrema destra.
Incuriosito dalla folla fuori dal locale e animato dallo spirito giornalistico, Joly si è fermato ad osservare, dal momento che alla festa in svolgimento erano stati accesi alcuni fumogeni ed erano stati sparati anche dei fuochi d'artificio. Il tutto per celebrare i 16 anni di nascita del circolo con tanto di dj set e musica ad alto volume per diverse ore.
Persino alcuni residenti del quartiere sono scesi in strada per capire cosa stesse accadendo, mentre altri hanno ripreso la strada ingombra di persone, intente a cantare "Faccetta Nera" o inni al Duce, affacciati alle finestre. I militanti hanno minacciato, pure, i cittadini di non riprendere.
Non stupisce, quindi, che trovandosi di passaggio, il giornalista si sia armato di cellulare e abbia cominciato a riprendere, proprio nel momento in cui alcuni esponenti di Casa Pound gli si sono avvicinati minacciandolo e chiedendo insistentemente se fosse "dei loro".
Davanti alle infinite domande e al piglio sempre più minaccioso degli invitati alla festa, Joly ha deciso di allontanarsi dal luogo. Tuttavia, i militanti lo hanno braccato, spintonandolo e facendolo cadere per terra per poi infierire su di lui.
Alcuni residenti hanno ripreso l'aggressione dalla propria finestra, urlando agli aggressori di lasciarlo stare, mentre questi continuavano a colpirlo ripetutamente con calci e pugni. Immediato l'allarme ai soccorritori, che hanno trasportato il 28enne in ospedale e lo hanno fatto medicare.
I filmati, così come la denuncia dello stesso quotidiano sono finiti nel fascicolo della Digos, che al momento sta analizzando le immagini per risalire all'identità di chi ha partecipato al pestaggio.
Innumerevoli i messaggi di solidarietà dal tutto il mondo giornalistico, dagli amici e dai politici, da Fratelli d'Italia alla Pd Elly Schlein. Messaggio ad Andrea Joly anche da parte della premier Giorgia Meloni, che sulla vicenda ha detto:
In molti hanno voluto esprimere vicinanza, ma, soprattutto, hanno voluto condannare il gravissimo episodio. Ferma condanna, infatti, anche da parte del sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, che ha dichiarato:
Mentre impazzano le polemiche, i titolari del circolo hanno rilasciato la propria versione dei fatti, sostenendo che si sarebbe trattato di un "battibecco" nato perché "alcune persone del locale avrebbero visto una persona fare foto e video e quando gli hanno chiesto chi fosse "non si è identificato come giornalista ma, anzi, ha spintonato dei ragazzi creando un battibecco".
Nella nota, infatti, si legge che:
E rincarano la dose:
Lo scorso 16 maggio 2024, un'altra aggressione ha fatto scalpore sulle pagine di cronaca. Si tratta di quella ai danni di Chef Rubio, picchiato sotto casa sua a causa delle sue posizioni sul conflitto fra Israele e Hamas.