Quello che cerchiamo d’estate, torrida o sahariana che sia, è sicuramente un po’ di refrigerio. Per questo oggi proponiamo delle soluzioni che rispondano perfettamente a questa missione: il sorbetto al Braulio per prima cosa. Si tratta di un fine pasto delizioso o di un intermezzo al quale appellarsi in qualsiasi momento della giornata per trovare il refrigerio che l’estate ci nega.
Semifreddo e sorbetto al Braulio sono due soluzioni per darci un momento di vivace freschezza alla fine di una cena estiva. Di cosa stiamo parlando innanzitutto? Il Braulio è un ricercato amaro d’erbe che viene tradizionalmente prodotto nelle vallate del parco nazionale dello Stelvio. Si tratta di una ricetta che viene gelosamente custodita dagli abitanti di questo paradiso delle Alpi che contiene una speciale miscela di erbe, radici e bacche alpine. Chi lo produce afferma che questo è un liquore lento: presenta così tante sfumature che solo una degustazione lenta, meditata, riesce a restituire tutta la complessità e verticalità del suo gusto. La ricetta dell’amaro Braulio è la stessa dal 1875, ovvero dal giorno in cui il dottor Giuseppe Peloni, farmacista di Bormio, decise che quella era la migliore ricetta per un tonico e digestivo che presentasse tutte le caratteristiche e peculiarità delle sue montagne.
Per presentare tutta la splendida complessità di gusti offerta del classico amaro di Bormio , che si presta a numerosi utilizzi anche in cucina, partiamo da una preparazione semplice: il sorbetto al Braulio. Questa ricetta è molto diffusa e la si può assaporare in qualsiasi struttura turistica o locale pubblico della zona: da Bormio a Livigno.
In alcuni locali ancora oggi, seguendo una tradizione ormai radicata, il sorbetto si fa a mano, senza l’utilizzo di macchinari, e lo si prepara davanti ai clienti. Andiamo a scoprire cosa ci serve per realizzare il sorbetto al Braulio e poi i semplici passaggi che ci permetteranno di realizzarlo. Le dosi che seguono sono standard per offrire refrigerio a quattro persone:
La prima cosa da fare per il sorbetto al Braulio è preparare la linea: come in cucina si inizia mettendo in fila tutti gli ingredienti che ci servono per la realizzazione finale. Ponete per prima cosa i bicchieri nel freezer per farli gelare, poi grattugiate il cioccolato fondente. Una volta fatta questa operazione mettete il gelato, ovviamente artigianale o fatto da voi, in una terrina abbastanza capiente e iniziate ad ammorbidirlo utilizzando un cucchiaio. Facciamo in modo che diventi una bella crema morbida e quanto possibile fluida. Questa operazione richiede un po’ di manualità e va fatta abbastanza velocemente perché altrimenti il gelato si squaglia e il risultato finale sarà perduto.
Una volta ottenuta la crema potete aggiungere la dose prestabilita di amaro Braulio (nulla vi vieta di aumentare un po’ la quantità se volete un sorbetto più strong e particolarmente efficace per un fine pasto importante) e ricominciate ad amalgamare. Estraete dal freezer i bicchieri e riempiteli con la vostra crema sorbetto al Braulio. Guarnite con polvere di cioccolato e decorate con una foglia di menta.
Il sorbetto al Braulio è una bella novità da offrire ai nostri ospiti che non si aspettano qualcosa di così fresco e digestivo. Allora stupiteli ancora di più offrendo loro un classico dessert della valtellina: il semifreddo al Braulio. A differenza del sorbetto, questa preparazione ha bisogno di un tempo di riposo che va calcolato prima, non è possibile prepararlo in tempo reale davanti ai vostri ospiti. Questa è l’unica accortezza da tenere a mente prima di passare a scoprire la lista degli ingredienti:
La versione che vi proponiamo può avereuna doppia preparazione: quella tradizionale e quella più semplice con il Bimby. Se non avete quest'o'ultimo, utilizzate uno sbattitore oppure la planetaria e montate a neve la panna con lo zucchero a velo. L’amaro e il latte condensato vanno invece mescolati a parte in un'altra bacinella. Amalgamate la panna montata e il composto di latte e amaro cercando di non smontare il tutto quindi riempite degli stampini che poi lascerete nel freezer per almeno 6 ore.
Se avete il Bimby, semplicemente prima mettete in frigo il boccale con la farfalla e lasciateli a raffreddare per un’ora. Quindi montate la farfalla e montate la panna con lo zucchero a velo a velocità 3 senza impostazioni temporali: fidatevi del vostro occhio. Una volta pronta, come per l’altra ricetta, mescolate la panna con il composto di amaro e latte e procedete a incoppare e poi raffreddare in freezer sempre per 6 ore.