Ed ora sognatevi su di una terrazza a Marsiglia rivolta verso il mare e accarezzata dalla brezza, sotto di voi una piazzetta con gli anziani del quartiere a giocare alla pétanque (le bocce locali), e mentre guardate l’orizzonte sorseggiate un gustoso aperitivo francese all’anice. Già, il pastis: l’irrinunciabile bevanda spiritosa tipica della Provenza che ha conquistato tutta la Francia con il suo gusto inconfondibile.
Dissetante, colorato, alcolico, fresco: il pastis è questo. Ovvero l’aperitivo francese all’anice simbolo di Marsiglia, della Provenza, della Costa azzurra, di un modo scanzonato e ironico di vivere la vita.
Fu inventato quando una nuova legge vietò la vendita dell’assenzio, bevanda spesso distillata in modo poco ortodosso, che non solo provocava dipendenza, ma anche danni epatici e celebrali importanti ai suoi consumatori. L’assenzio, rivisto nella formula produttiva, è da poco riapparso sugli scaffali dei locali. Ma intanto il pastis aveva conquistato il primato e nessuno sarà in grado di scalzarlo, neppure lo spritz Aperol che sta furoreggiando anche oltralpe.
Come abbiamo anticipato prima il pastis, aperitivo francese all’anice, ha alcune caratteristiche che lo rendono appetibile in tante situazioni: può essere un simpatico aperitivo oppure un efficace dopo cena. Il suo gusto stimola lo stomaco: può stuzzicare l'appetito o contribuire a digerire il fritto più unto. Il liquore va diluito in acqua e rafforzato con tanto ghiaccio. Le parti sono ¼ di pastis, ¾ acqua e ghiaccio.
Un tempo in Francia c’era un vivace dibattito su quale fosse il vero (e migliore) pastis fra quelli in commercio: diatriba risolta direttamente dai maggiori produttori della bevanda alcolica che nel 1975 si sono fusi in un’unica realtà.
Come anticipato questa bevanda è il simbolo di Marsiglia e della Provenza e nei decenni scorsi aveva conquistato la Francia intera per il suo gusto e perché a tutti, anche nelle zone più rurali o minerarie dell’Esagono, ricordava la bellezza del sud.
Eh già: l’aperitivo francese all’anice è un vero e proprio pasticcio. Infatti pastis significa proprio pasticcio, oppure miscela. Dopo la proibizione dell’assenzio i produttori di liquore fecero un nuovo pasticcio, sostituendo l’artemisia con l’anice, addolcendola con lo zucchero e portando l’alcol a livelli più consoni.
Proviamo ora ad immaginare che ci si ritrovi lontano da rivenditori accurati e illuminati e che ci risulti difficile acquistare una bottiglia di pastis per trasformare un aperitivo cittadino in un party su di una terrazza marsigliese con vista sul Mediterraneo. Cosa si fa? Si realizza in casa un aperitivo francese all’anice. Con pazienza e tenacia, ma l’obiettivo è alla portata di tutti. Ecco gli ingredienti che dobbiamo procurarci:
il procedimento è particolarmente semplice perché si tratta di infusione: tutti gli ingredienti vanno messi in un contenitore sterile, andranno mescolati con cura, e poi lasciati macerare per non meno di un mese in un luogo asciutto, lontano da umidità e luce. Passato questo tempo sarà sufficiente filtrare il tutto e imbottigliare il vostro pastis. Si conserva poi al fresco, meglio se in frigo.
L’aperitivo francese all’anice per eccellenza vede il pastis essere consumato semplicemente allungandolo con acqua e ghiaccio. Ma si possono anche realizzare delle varianti. Come il pastis perroquet che si realizza versando in un tumbler:
Per un cocktail tomate (del pomodoro in questo caso prende solo il colore, si versa, sempre direttamente nel tumbler questi ingredienti: