29 Jul, 2024 - 09:38

Versamenti F24 con addebito I24 per scadenze future: criteri e modalità

Versamenti F24 con addebito I24 per scadenze future: criteri e modalità

Il nuovo decreto legislativo n. 1 del 8 gennaio 2024 introduce importanti modifiche nella gestione dei versamenti F24, con particolare riferimento all'addebito in conto I24 per scadenze future. Questo provvedimento, emanato dall'Agenzia delle Entrate, stabilisce criteri e modalità operative che consentono ai contribuenti di pianificare in modo efficiente i pagamenti di imposte, contributi e altre somme dovute. Di seguito, andiamo a esaminre nel dettaglio le disposizioni principali di questo decreto, con particolare attenzione alle definizioni, agli intermediari coinvolti e alle specifiche tecniche per l'addebito.

Versamenti F24 con addebito I24 per scadenze future: definizioni e ambito di applicazione

Il provvedimento specifica che il termine "F24" si riferisce alla delega di pagamento per i versamenti unitari, mentre "I24" indica la modalità di addebito delle deleghe F24 tramite i canali telematici dell'Agenzia delle Entrate. Gli "intermediari della riscossione" includono banche, Poste Italiane S.p.A. e altri prestatori di servizi di pagamento non bancari, convenzionati con l'Agenzia delle Entrate per gestire i servizi F24/I24.

Versamenti F24 con addebito I24 per scadenze future: criteri

Il provvedimento stabilisce che, per i versamenti ricorrenti con scadenze future, è possibile inviare uno o più modelli F24 attraverso i canali telematici dell'Agenzia delle Entrate. Questi modelli devono includere un'autorizzazione preventiva per l'addebito in conto, che non può essere superiore a cinque anni dalla data di invio della delega. L'Agenzia delle Entrate si occupa poi di inoltrare le deleghe di pagamento agli intermediari della riscossione, che provvedono ad addebitare le somme dovute sul conto indicato e a riversarle secondo le convenzioni vigenti.

Utilizzo in compensazione dei crediti con scadenze future

Un aspetto cruciale del decreto riguarda l'utilizzo dei crediti d'imposta in compensazione. Questo è ammesso anche nelle deleghe di pagamento con scadenze future, a condizione che i crediti siano disponibili sia alla data di invio della delega, sia alla data di scadenza. I crediti indicati nella delega non sono più nella disponibilità del contribuente dal momento dell'invio, a meno che non venga richiesta l'annullamento della delega stessa. In caso di compensazione, il credito si considera utilizzato al momento del pagamento alla singola scadenza.

Modalità applicative dell'addebito I24 con scadenze future

L'addebito I24 con scadenze future può essere richiesto esclusivamente tramite i servizi telematici dell'Agenzia delle Entrate. La procedura prevede l'invio dei modelli F24 per le somme dovute, che può essere annullato fino al terzultimo giorno lavorativo precedente la data di versamento indicata. È responsabilità del contribuente verificare che il conto di addebito sia attivo e convenzionato con un intermediario della riscossione, e che vi sia sufficiente disponibilità finanziaria per coprire l'intero saldo dovuto.

Responsabilità del contribuente

Il provvedimento sottolinea l'importanza per il contribuente di assicurarsi che il conto di addebito sia intestato o cointestato a suo nome, con abilitazione a operare con firme disgiunte, o all'intermediario autorizzato. È essenziale anche che il codice fiscale del contribuente corrisponda a quello indicato nell'I24, e che l'intermediario della riscossione sia ancora convenzionato con l'Agenzia delle Entrate al momento dell'addebito.

Riferimenti normativi

Il provvedimento, pubblicato sul sito dell'Agenzia delle Entrate e sostitutivo della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, è parte di un più ampio quadro normativo che comprende, tra gli altri, il decreto legislativo n. 241 del 1997 e il decreto-legge n. 66 del 2014, che disciplinano i versamenti unitari di imposte e contributi con eventuale compensazione dei crediti.

Il testo normativo che regola le disposizioni di cui sopra include:

  • Decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300;
  • Statuto dell'Agenzia delle Entrate;
  • Regolamento di amministrazione dell'Agenzia delle Entrate;
  • Decreto del Ministro delle finanze 28 dicembre 2000;
  • Decreto del Direttore Generale del Dipartimento delle entrate del Ministero delle Finanze del 31 luglio 1998;
  • Decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66, articolo 11, comma 2.

Il provvedimento è entrato in vigore il 26 luglio 2024 e costituisce una parte integrante della strategia dell'Agenzia delle Entrate per migliorare l'efficienza e la trasparenza nei processi di riscossione.

In sintesi

Il decreto legislativo n. 1 del 8 gennaio 2024 introduce modifiche per i versamenti F24, focalizzandosi sull'addebito I24 per scadenze future. Stabilisce criteri operativi per pianificare i pagamenti di imposte e contributi tramite i canali telematici dell'Agenzia delle Entrate. Include l'utilizzo di crediti d'imposta in compensazione, richiedendo la disponibilità dei crediti al momento dell'invio e della scadenza. L'addebito può essere annullato fino a tre giorni prima della scadenza, con il contribuente responsabile di verificare l'attività del conto e la convenzione con l'Agenzia.

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Daniele Sforza
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