05 Aug, 2024 - 13:35

Notte di San Lorenzo 2024, tra il 9 e il 10 o tra il 10 e l’11 agosto? Ecco quando è il giorno in cui vedere le stelle cadenti

Notte di San Lorenzo 2024, tra il 9 e il 10 o tra il 10 e l’11 agosto? Ecco quando è il giorno in cui vedere le stelle cadenti

La notte di San Lorenzo 2024 è tra il 9 e il 10 o tra il 10 e l’11 agosto? In molti si chiedono quale sia la notte precisa per guardare la famose stelle cadenti di San Lorenzo. Questa notte infatti attrae milioni di persone che si ritrovano a scrutare il cielo per osservare lo spettacolo unico delle stelle più luminose dell'anno.

Notte di San Lorenzo tra 9 e 10 o 10 e 11 agosto: quando vedere le stelle cadenti

Se per notte di San Lorenzo si intende l'onomastico del santo, questo ricade ogni anno esattamente il 10 agosto e non ci si può sbagliare. Ma se, invece, si vuole fare riferimento alla notte in cui vedere il maggior numero di stelle cadenti, allora la data è meno certa e sorgono dei dubbi. 

Solitamente la sera di San Lorenzo, ovvero la notte tra il 10 e l’11 agosto, nell’immaginario comune rappresenta il momento ideale dell'estate in cui è possibile ammirare le stelle cadenti.

La tradizione ha origine dalla leggenda del martirio di San Lorenzo, il quale fu arso vivo su una graticola. Si racconta infatti che nel momento della sua morte, la forma delle stelle cadenti ricordasse i tizzoni ardenti che hanno portato il santo alla sua tragica fine.

Il 10 agosto è però una data indicativa, infatti, non sempre questa giornata rappresenta il culmine del fenomeno astronomico. Lo scorso anno ad esempio, la possibilità di osservare le stelle cadenti si è verificata molto prima, da metà luglio fino ad un apice arrivato il 13 agosto.

Il 10 agosto infatti non sempre è il momento migliore per ammirare le stelle cadenti in tutto il loro splendore. I giorni a ridosso della data, sia prima che dopo, spesso sono più ricchi di stelle cadenti.

La storia della notte di San Lorenzo

La notte di San Lorenzo per tradizione si celebrata il 10 agosto. Secondo un’antica consuetudine infatti chi osserva una stella cadente può esprimere un desiderio e affidarlo al suo corso che lo farà diventare reale, a patto però di custodirlo in silenzio.

Il motivo per cui queste scie luminose, dette anche lacrime di San Lorenzo, compaiono nel cielo terrestre proprio a metà agosto è da ricollegare al fatto che in questo periodo la Terra passa attraverso lo sciame delle Perseidi, la pioggia di meteore associata proprio a questo periodo. Tale fenomeno raggiunge infatti il suo picco proprio intorno a questa data, estendendosi solitamente dal 9 al 12 agosto.

Per non perdere lo spettacolo delle stelle cadenti è consigliato organizzarsi per ammirarle da un luogo buio, lontano dalle luci dei centri abitati e da ogni sorta di inquinamento luminoso.

Quando si festeggia la notte di San Lorenzo? Il 10 agosto, giorno in cui nel calendario cristiano si ricordano il santo e il suo martirio che ad agosto 2024 cade di sabato.

Perché si vedono le stelle cadenti

Le stelle cadenti sono in realtà, particelle di polvere e detriti spaziali che entrano nell'atmosfera terrestre ad alta velocità. Quando questi piccoli frammenti attraversano l'atmosfera, vengono riscaldati dall'attrito con l'aria circostante provocando la vaporizzazione e l'ionizzazione del materiale nella parte anteriore del meteoride. In questo modo si crea una striscia luminosa nel cielo notturno che chiamiamo "scia luminosa" o "coda di meteora".

Questa luce è ciò che vediamo dalla Terra nella notte di San Lorenzo e ci dà l'impressione di una stella in caduta.

Al fenomeno delle stelle cadenti è poi collegata la volontà di esprimere un desiderio. La parola deriva dal latino "desiderium", che significa "mancanza di stelle".

Dall'antichità il mondo del cielo e degli astri ha infatti un significato prezioso in grado di influenzare i nostri predecessori. I corpi celesti erano considerati delle vere e proprie divinità, da cui deriverà anche l'astrologia basando sulla loro osservazione le predizioni del futuro.

In particolare, furono navigatori e viandanti, che in assenza di altri strumenti, si affidavano alle stelle come guide preziose durante i loro viaggi di notte creando così la credenza di osservare gli astri e chiudere gli occhi per esprimere un desiderio.

AUTORE
foto autore
Valentina Todaro
condividi sui social
condividi su facebook condividi su x condividi su linkedin condividi su whatsapp
adv
ARTICOLI RECENTI
LEGGI ANCHE