09 Aug, 2024 - 09:00

Come utilizzare correttamente l’aria condizionata in ufficio: arriva la guida dell’Inail

Come utilizzare correttamente l’aria condizionata in ufficio: arriva la guida dell’Inail

Con queste temperature altissime e molto afose, l’uso dell’aria condizionata in ufficio è una manna dal cielo per i lavoratori e l’Inail ha rilasciato una comoda guida su come utilizzare i condizionatori.

L’uso dell’aria condizionata in ufficio e nei negozi, da un lato è praticamente indispensabile, ma dall’altro è anche fonte di rischi per la salute dei lavoratori, se non si usa correttamente. L’Inail, per evitare problemi e anche discordanze, ha pensato bene di riepilogare le norme in materia di salute e di sicurezza nei luoghi di lavoro.

Il documento pubblicato dall’Istituto si propone di spiegare in modo semplice e chiaro qual è il corretto utilizzo dei condizionatori nei luoghi di lavoro.

Come utilizzare l’aria condizionata in ufficio

L’Inail ha rilasciato una guida sul corretto utilizzo dell’aria condizionata in ufficio. Soprattutto adesso che le temperature sono altissime e cariche di afa e umidità, l’utilizzo dei condizionati in ufficio è aumentato. Ci sono casi in cui fa troppo caldo e il lavoratore può anche rifiutarsi di lavorare.

Gli apparecchi di climatizzazione modificano la temperatura interna, riducono l’umidità e favoriscono la diffusione dell’aria interna, rendendo l’ambiente più confortevole.

Questi apparecchi sono dotati di filtri meccanici lavabili che trattengono particelle grossolane. Alcuni modelli, invece, utilizzando tecnologie avanzate per ulteriori purificazioni.

Come gestire l’aria condizionata

Chiamarlo comfort è una vera sfida e gestire quello estivo è davvero difficile. Se il condizionatore non viene installato bene, allora possono crearsi correnti d’aria molto fastidiose.

Si tratta di un problema particolarmente frequente soprattutto nei casi in cui gli apparecchi di climatizzazione vengono montati a parete. In questi casi, il flusso d’aria può colpire direttamente i lavoratori e creare un disagio fisico non da poco conto.

Quando, invece, l’apparecchio viene installato sul soffitto, si può utilizzare la velocità dell’aria più bassa, riducendo il disagio fisico e migliorando, al contempo, la miscelazione dell’aria.

Quali sono le raccomandazioni da seguire? Intanto, è fondamentale che l’installazione degli impianti sia eseguita da personale specializzato. Per utilizzare al meglio gli apparecchi, oltre a quanto detto, l’Inail dà altri consigli, tra cui:

  • Effettuare una periodica manutenzione;
  • Verificare che le tubazioni di scarico non siano intasate e che nelle parti a contatto con l’acqua non si accumulino concrezioni calcaree o di altra natura;
  • Pulizia di tutte le parti a contatto con il flusso d’aria;
  • Ricordarsi di aprire le finestre per cambiare l’aria per contribuire ad eliminare tutti gli inquinanti indoor provenienti da arredi, materiali da costruzione, detersivi nelle aree geografiche a maggior rischio.

Se si seguono le raccomandazioni fornite dall’Inail, si può migliorare l’efficienza e la sicurezza degli apparecchi, garantendo un ambiente di lavoro più sano e confortevole.

Qual è la temperatura ideale in ufficio

Lo standard UNI EN ISO 7730 considera variabili come la temperatura dell’aria, umidità relativa e la velocità dell’aria e radiazione dei corpi caldi. È questo lo standard da considerare per determinare le condizioni ambientali favorevoli.

In estate si deve mantenere una differenza di massimo 7° rispetto alla temperatura esterna. In questo modo si può garantire un comfort accettabile ed evitare sbalzi termici pericolosi per la salute.

Ovviamente, il grado di comfort è soggettivo, ma in ogni caso, l’utilizzo dell’aria condizionata, soprattutto nei periodi di caldo intenso e molto afoso, rappresenta quasi una salvezza per i lavoratori in attività durante l’estate. Infatti, l’utilizzo dei condizionatori è enormemente aumentato negli ultimi anni, non solo per le condizioni climatiche quasi estreme, ma anche grazie alla maggiore attenzione al risparmio energetico e alla necessità di ricorrere a fonti energetiche non derivate da combustibili fossili.

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Sara Bellanza
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