19 Aug, 2024 - 14:54

Chi è Kaydell Brown, la donna 38enne inglese morta per un intervento di chirurgia estetica ai glutei

Chi è Kaydell Brown, la donna 38enne inglese morta per un intervento di chirurgia estetica ai glutei

Chi è Kaydell Brown? Kaydell Brown, una donna inglese di 38 anni, è morta durante un intervento chirurgico estetico ai glutei. La donna era madre di due figli ed era originaria della città di Sheffield.

Kaydell Brown era scontenta del suo fisico e aveva deciso di sottoporsi ad un intervento di chirurgia estetica per migliorare la sua forma fisica e potersi così ricostruire una nuova vita. Aveva cercato informazioni su come poter realizzare quel sogno e si era imbattuta nella Clinic Expert con sede ad Istanbul, in Turchia, che offriva enormi sconti sulla procedura estetica a cui sottoporsi.

Kaydell Brown aveva così contattato la struttura chiedendo ulteriori dettagli. L’équipe aveva analizzato il suo caso e le aveva suggerito un "Mummy MOT", vale a dire un pacchetto completo di interventi di chirurgia estetica che comprendono un'addominoplastica, una liposuzione e un lifting brasiliano dei glutei.

Ad attirare ancor più la sua attenzione è stato lo sconto sul compenso richiesto dalla clinica turca. Per sottoporsi a quel tipo di interventi sarebbero servite 5.400 sterline, pari a circa 6.300 euro. Una cifra molto allettante, dato che le strutture mediche private inglesi chiedono il triplo del pagamento per lo stesso trattamento.

Da parte sua, la clinica turca ha convinto Kaydell Brown con l’invio di opportuna documentazione che mostrava gli effetti del trattamento. Kaydell Brown si era così convinta ad accettare e aveva iniziato a risparmiare duramente per arrivare all’importo richiesto.

Chi è Kaydell Brown: il racconto della sorella

A denunciare l’accaduto è stata Leanne, sorella della vittima. Ancora scioccata, ha raccontato gli istanti di ricovero e il momento in cui le è stato detto che sua sorella non era sopravvissuta. Senza mezzi termini ha definito quella clinica una macelleria.

Leanne ha spiegato come avesse voluto accompagnarla di persona ad Istanbul per l’intervento e che l’ultima volta che ha visto sua sorella in vita era all’ingresso in sala operatoria.

La donna era rimasta in una sala di attesa, aspettando che l’intervento finisse. Poi è stata raggiunta da un medico della struttura che le ha spiegato che fossero sorte complicazioni durante l’operazione. Leanne aveva purtroppo già capito il tragico destino della sorella.

La donna si è sentita cadere il mondo addosso quando quel triste presentimento è stato confermato dal medico. Sotto shock Leanne Brown ha cercato di chiedere più spiegazioni sulla morte della sorella, ma non ha ottenuto risposte. Sembrerebbe anzi che il personale della clinica le abbia restituito il denaro dell’intervento con un biglietto aereo di ritorno a casa.

Leanne poi ha spiegato come nessuno della clinica le è stata vicino per la terribile perdita e che le è stato negato di poter vedere il corpo senza vita della sorella.  

La clinica ha provveduto in tutta fretta a trasferire la salma nel Regno Unito, accompagnata da un certificato di morte che non indicava alcuna causa. Qui è stata analizzata da un medico legale che ha constatato come entrambi i polmoni, il cuore e parte del cervello fossero stati rimossi dal corpo. Con ogni probabilità, gli organi avrebbero confermato la responsabilità dei medici nel sopraggiungere della morte.

Il commento della clinica  

La Clinic Expert ha riportato Kaydell Brown è la seconda paziente deceduta in 13 anni di attività e che hanno complessivamente portato a termine oltre 23 mila interventi di chirurgia estetica. A detta della struttura, il tasso di mortalità è molto al di sotto delle medie internazionali.

Grazie ai bassissimi prezzi, la Turchia è una delle mete più gettonate per gli interventi di chirurgia estetica. Ogni anno milioni di visitatori entrano nel paese per sottoporsi a cure mediche e tra essi troviamo 150 mila inglesi.

Dal 2019, 28 di questi però non hanno più fatto ritorno a casa nel Regno Unito. Per questo motivo il governo britannico sta cercando di sensibilizzare la popolazione verso i rischi nell’affidarsi a strutture non specializzate e, in molti casi, non adatte a gestire le emergenze.

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Valentina Todaro
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