Codice tributo 1001: a cosa serve e come compilare F24? Il Codice tributo 1001 è utilizzato dal sostituto di imposta per operare le ritenute Irpef e versarle al Fisco.
Ci sono tantissimi codici tributo da utilizzare nel modello F24 per poter onorare il pagamento delle tasse e delle imposte. Il Codice tributo 1001 è denominato Ritenute su pensioni, retribuzioni, mensilità aggiuntive e trasferte e viene utilizzato dal sostituto di imposta per regolarizzare il versamento delle ritenute Irpef con il modello F24. Possono espletare il ruolo di sostituto di imposta il datore di lavoro, l’Inps ed ogni altro ente previdenziale. Scopriamo in questa guida cos’è, a cosa serve e come compilare F24 con il codice tributo 1001.
I lavoratori dipendenti possono notare che il sostituto di imposta (datore di lavoro) effettua il versamento delle ritenute Irpef sulla busta paga per conto dello stesso. Il codice tributo che viene utilizzato nel modello F24 è il codice 1001. Le ritenute Irpef sulle retribuzioni e pensioni devono essere versate con cadenza mensile entro il 16 sulle buste paga accreditate nel precedente mese.
Per fare un esempio pratico, entro il 16 settembre è necessario provvedere al versamento delle ritenute Irpef sulle buste paga accreditate ad agosto. Il codice tributo 1001 viene utilizzato anche per effettuare il conguaglio Irpef entro la fine dell’anno. Nel caso in cui il versamento delle ritenute Irpef venga fatto in ritardo, sarà possibile regolarizzare ricorrendo all’istituto del ravvedimento operoso, anche frazionato.
Il Codice tributo 1001 è un codice che viene utilizzato dal sostituto di imposta (datore di lavoro/ente previdenziale) per provvedere al versamento delle ritenute Irpef sulle retribuzioni o sugli assegni pensionistici. La ritenuta Irpef viene versata dal datore di lavoro al Fisco per conto del lavoratore stesso.
Grazie alla ritenuta Irpef versata dal sostituto di imposta è possibile una più facile e veloce riscossione dei tributi. Una volta che il sostituto versa le somme risultano essere crediti di imposta, i quali sono essere utilizzati in compensazione per onorare il pagamento di altri tributi. Nel caso in cui il sostituto di imposta si dimentichi di versare le ritenute Irpef, è possibile regolarizzare il pagamento versando sanzioni ed interessi, ricorrendo al ravvedimento operoso.
Il codice tributo 1001 deve essere utilizzato dal datore di lavoro/istituto pensionistico per provvedere al versamento delle ritenute Irpef su buste paga e pensioni. Tale codice deve essere inserito nel Modello F24 e può essere utilizzato per versare altri tributi attraverso la compensazione.
Nel caso di F24 a saldo 0 deve essere presentato utilizzando i servizi F24 online e F24 web del portale istituzionale del Fisco attraverso Entratel e Fisconline. In tutte le altre casistiche si può ricorrere all’utilizzo dei servizi telematici approntati dall’Agenzia delle Entrate anche tramite intermediario abilitato, tramite Poste Italiane e i servizi di Internet banking messi a disposizione dalle banche.
Il codice 1001 deve essere esposto nella sezione Erario alla voce Imposte Dirette. Il codice deve essere indicato nella sezione codice tributo e nel campo di rateazione deve essere indicato il mese di riferimento. L’anno di imposta in cui si effettua il pagamento deve essere inserito nel campo anno di riferimento. L’importo Irpef da versare deve essere inserito nel campo importi a debito versati e nel caso in cui si intenda utilizzare crediti di imposta è necessario compilare il campo importi a credito compensati. Altri campi non devono essere compilati.
In caso di mancato versamento delle ritenute Irpef, è possibile regolarizzare la propria posizione ricorrendo al ravvedimento operoso. Grazie al ravvedimento, il contribuente deve provvedere al versamento della sanzione ridotta ed agli interessi, che vengono calcolati a partire dal giorno in cui si dovrebbe aver dovuto pagare.