SOS caffè: nei prossimi mesi il prezzo di una tazzina di espresso al bar potrebbe arrivare a 2 euro. È quanto rivelato dall’AD di Illycaffè intervenuta al meeting di Rimini.
Brutte notizie in arrivo per gli amanti del caffè: il prezzo di una tazzina di caffè potrebbe aumentare nei prossimi mesi ed arrivare a due euro. Il mercato del caffè è sempre più instabile ed il prezzo è molto volatile. Rispetto allo scorso anno il prezzo del caffè green ha un costo pari a 245 centesimi per libbra, in crescita di 66 punti percentuali.
Rispetto a tre anni fa il prezzo è raddoppiato: in tre anni il prezzo della tazzina di espresso che beviamo ogni giorno al bar è incrementato del 15 percento e adesso in media è pari a 1,5 euro. Le proiezioni non sono delle migliori: gli esperti prevedono che il prezzo del caffè verde arriverà a sfiorare i due euro nei prossimi mesi. Le pressioni sul costo del caffè verde continueranno. Lo scenario è stato delineato dall’Amministratrice Delegata di Illycaffè, Cristina Scocchia, intervenuta al Meeting di Rimini.
Le tensioni e la volatilità che da mesi contraddistingue il mercato del caffè sembrano non finire: per gli esperti nei prossimi mesi il prezzo del caffè verde potrebbe continuare a crescere. Negli ultimi 3 anni il prezzo del caffè è salito di 15 punti percentuali e ad oggi una tazzina di espresso al bar ha un costo paria a 1,5 euro, ma nei prossimi mesi potrebbe raggiungere i 2 euro. L’incremento della quotazione della materia prima caffè è dovuto a differenti cause ed il trend rialzista è senza precedenti.
Lo scenario è stato messo in evidenza da Cristina Scocchia, AD di Illycaffè, che è intervenuta al meeting di Rimini. La quotazione del caffè green è pari a 245 centesimi per libbra: ciò implica che l’incremento è stato pari a 66 punti percentuali rispetto al 2023. Il prezzo del caffè è raddoppiato se si confronta l’attuale quotazione con quella di tre anni fa. Non solo il prezzo della materia prima caffè è aumentato, ma anche il prezzo di un’altra commodity ha imboccato un trend rialzista: la quotazione del cacao è aumentata vertiginosamente nel corso degli ultimi mesi.
Secondo le dichiarazioni dell’Amministratrice Delegata di Illycaffè nel breve-medio termine la filiera del caffè sta subendo continue pressioni a causa del blocco del Canale di Suez, che ha comportato un incremento degli oneri di trasporto e di logistica, oltre che un incremento delle tempistiche di consegna delle merci. Sulla volatilità e sul trend rialzista del prezzo del caffè verde e delle soft commodities hanno un impatto determinante le speculazioni sui prodotti naturali (olio di palma, grano, zucchero, mais e soia).
Nel biennio 2002-2023 i costi di produzione della Illycaffè sono incrementati di 17 punti percentuali, ma l’aggravio dei costi ha pesato sulle tasche dei consumatori per 1/3. Per il momento l’impresa leader triestina non intende incrementare ulteriormente la quotazione dei prodotti per aiutare i consumatori finali. Nel caso in cui il trend rialzista dovesse perdurare nel tempo, l’azienda sarà costretta a rivedere tale decisione.
Le ragioni dell’incremento sono differenti, ma è il cambiamento climatico ad impattare principalmente sulla volatilità della quotazione del caffè. Gli eventi meteorologici potrebbero ridurre i terreni coltivabili entro il 2050: si pensi alla siccità in Vietnam e le piogge torrenziali in Brasile. Sulla quotazione del caffè impatta anche il blocco del Canale di Suez, che ha comportato un aumento dei costi di trasporto ed un aumento delle tempistiche di consegna. Nei prossimi mesi le speculazioni sui prezzi delle soft commodities potrebbero continuare.