23 Aug, 2024 - 10:36

Viaggiatori UK, via alla tassa di 7 euro: come funzionerà?

Viaggiatori UK, via alla tassa di 7 euro: come funzionerà?

Viaggiatori UK, dal 2025 tassa di 7 euro per viaggiare nell’UE: è quanto ha annunciato la commissaria Ue per gli Affari Interni.

Ylva Johannson, commissaria Ue per gli Affari Interni, ha annunciato che i cittadini provenienti dal Regno Unito e da tutti gli Stati extracomunitari dovranno chiedere l’esenzione dal visto per avere accesso all’area Schengen. Via alla tassa di ingresso da cui sono esclusi i minorenni e gli over 70. A partire dal 10 novembre del corrente anno prende il via il Sistema di ingressi e uscite, il cui obiettivo è quello di ostacolare l’ingresso nell’UE di criminali, spie e terroristi.

Viaggiatori UK: ecco cosa cambia dal 2025

Per i cittadini UK viaggiare in UE comporterà l’esborso di una tassa e richiederà ulteriori pratiche burocratiche. Via alla stretta comunitaria nonostante la promessa di un possibile riavvicinamento con Bruxelles per quanto concerne i visti. A partire dal prossimo anno farà il suo esordio il nuovo Sistema europeo di autorizzazione informazione viaggi (Etias). 

Per ottenere l’esenzione dal visto in tutta l’area Schengen, i viaggiatori inglesi e tutti coloro che provengono dai paesi extra-comunitari dovranno pagare una tassa pari a 7 euro. Questo sistema richiama l’Esta, la procedura telematica obbligatoria per entrare temporaneamente negli USA e trova applicazione anche in Stati extra-comunitari, tra cui: Svizzera, Islanda e Norvegia.

Viaggiatori UK, come funzionerà Etias?

A partire dal 2025 farà il suo esordio il nuovo Sistema europeo di autorizzazione informazione viaggi (Etias): i viaggiatori UK che desidereranno entrare nell’area Schengen dovranno fornire informazioni personali come indirizzo di residenza e professione. La pratica richiederà pochi minuti per procedere con la compilazione telematica e tramite app e la successiva approvazione.

Alcune decisioni potrebbero richiedere fino a tre giorni. Una volta approvata, l’autorizzazione avrà una durata pari a tre anni e fino alla scadenza del passaporto. Ciò consentirà ai viaggiatori inglesi di sostare nell’area Schengen per un massimo di tre mesi in un intervallo di tempo pari a 180 giorni.

Viaggiatori UK, chi è esente dal pagamento della tassa?

Dal pagamento della tassa sono esclusi i cittadini extracomunitari minorenni o di età superiore ai 70 anni. L’esenzione dal pagamento della tassa si estende ai viaggiatori che visitano Cipro e l’Irlanda, paesi membri dell’UE che non fanno parte del sistema di Schengen.

Viaggiatori UK, nuovi controlli

L’Unione Europea accelera sul Sistema di ingressi e uscite che entrerà in vigore in data 10 novembre. Dopo 2 anni di ritardo fa il suo debutto la registrazione elettronica che sostituirà definitivamente il timbro apposto sul passaporto. Ai viaggiatori UK sarà richiesto di fornire i dati biometrici che includono le impronte digitali e la scansione del viso. I dati saranno conservati in un database elettronico per un periodo compreso dai tre ai 5 anni. Il rifiuto di fornire i dati comporterà l’esclusione nell’accesso nel Paese membro dell’UE.

Secondo la commissaria Ue per gli Affari Interni il nuovo meccanismo di registrazione telematica incrementerà la sicurezza alle frontiere dell’UE. Lo scorso anno oltre 700 milioni di turisti hanno viaggiato nell’Eurozona e adesso gli europei potranno stare più tranquilli grazie all’implementazione dei nuovi sistemi. Grazie alle impronte digitali ed all’identificazione biometrica i criminali e i terroristi saranno disincentivati nell’utilizzare passaporti falsi. La nuova procedura burocratica comporterà un allungamento delle tempistiche di controllo alle frontiere. Dalla media odierna di quasi 50 secondi si passerà a tre minuti a testa.

Viaggiatori UK, quali sono i timori degli operatori?

La stretta prevista dall’UE sui visti UK ha innescato non pochi timori da parte degli operatori del settore turistico. La paura più grande è che molti viaggiatori UK giungano impreparati e si vedano negato l’accesso ai voli aerei per l’UE. Nel frattempo, il Regno Unito punta a prevedere nuovi controlli nei porti e negli aeroporti.

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Jacqueline Facconti
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