Test di ingresso Infermieristica 2024, per la prova del 5 settembre prossimo si sono candidati in 21.250 su un numero totale di posti a disposizione delle 41 facoltà italiane di 20.714. Chi si è iscritto agli esami per accedere alle facoltà di Infermieristica potrà contare, dunque, sul vantaggio di avere il posto per il corso di studi quasi assicurato. Dai numeri emerge, infatti, che si sia candidato poco più di un aspirante infermiere ogni posto.
Il trend delle domande, presentate nel mese di agosto, rispetto ai posti disponibili nelle università italiane per il corso di laurea di tre anni di infermieristica è in continua discesa. Nel giro di 14 anni di è passati da oltre 46.000 domande del 2010 (per 16.679 posti) alle cifre di quest'anno (21.250 domande per 20.714 posti).
Considerando l'universo delle professioni sanitarie, si arriva invece a sfiorare il numero di 36.000 posti. Ma occorre aggiungere agli aspiranti infermieri anche chi intraprende quest'anno il corso di studi in ostetrica, fisioterapia e, per la prima volta, la laurea triennale universitaria abilitante di osteopata.
Pochi i candidati ai corsi in partenza di Infermieristica chiamati a sostenere i test di ingresso nella giornata del 5 settembre 2024. Il numero delle domande pervenute è di poco più alto rispetto al numero dei posti nelle facoltà. In vari atenei del Centro e del Nord Italia, addirittura, il numero dei posti è superiore a quello degli iscritti ai test d'ingresso.
Di fatto, la professione di infermiere è divenuta sempre meno attrattiva, anche rispetto alle altre professioni sanitarie. E, di questa situazione, ne soffre il Servizio sanitario nazionale che stima la mancanza di minimo 70.000 infermieri.
Nello scorso anno le domande per accedere ai test d'ingresso furono 23.627 a fronte di 20.337 posti; nel 2022 il rapporto era di 26.199 iscritti ai test rispetto ai 19.639 posti. Negli ultimi dieci anni, il maggior numero di domande è arrivato negli anni 2021 (28.694) e 2014 (28.935). Gli anni boom dei test d'ingresso a infermieristica sono stati quelli del quadriennio precedente.
Infatti, nel 2013 si contavano 36.756 domande per gli oltre 16.000 posti alla facoltà di Infermieristica di quel quadriennio. Nel 2012 le domande erano state 44.120, nel 2011 45.806 e nel 2010 addirittura 46.281.
Se gli iscritti ai test di ingresso in Infermieristica sono pochi su un numero, comunque consistente - ma insufficiente - di posti, va ancora peggio sulle cifre dei laureati, ovvero di chi arrivi a concludere il corso di studi di tre anni.
Nel 2024 si sono laureano in Infermieristica in 14.500, lo scorso anno hanno concluso il corso in 14.236 e nel 2022 in 13.747. Numeri sempre in diminuzione e in deficit (rapporto nello stesso anno tra numero di laureati e numero di nuovi iscritti) tra 4.000 e 6.000 unità rispetto ai posti messi a bando per l'accesso alle facoltà.
Oltre agli abbandoni, pesa sul deficit di lauree in Infermieristica anche il cambio di facoltà dopo il primo anno. Altre facoltà sanitarie, infatti, risultano più attrattive, come quella di fisioterapista dove il numero delle domande arriva a essere di dieci volte superiore a quello dei posti messi a bando.
Nel 2023 il rapporto tra domande e posti è stato particolarmente elevato per i nuovi iscritti alle facoltà di fisioterapia (6,8 volte), logopedisti (4,7 volte), ostetriche (4,3 volte) e dietisti (3,7 volte). Inoltre, secondo i dati di AlmaLaurea, il tasso di occupazione per queste facoltà è parecchio alto. Chi si laurea nelle professioni sanitarie trova più facilmente lavoro e ad un tasso (del 77%) che è più del doppio più alto rispetto alla media di altri indirizzi universitari.