Investimenti, cosa scegliere tra mattone, fondi pensione e BTp? Cosa scegliere? A fornire un valido ausilio sono i dati contenuti nel rapporto Centro studi MoneyFarm.
Il report ha analizzato attentamente la migliore opzione tra immobili, fondi pensione e BTp per investire. Quale è il migliore e più remunerativo asset su cui investire? Gli italiani preferiscono il mattone, che rappresenta la scelta prediletta, specie se si tratta di acquistare case da dare in locazione e introitare i canoni di affitto. I dati del rapporto mettono in evidenza un incremento di 28 punti percentuali su base annua raggiunto nel corso del 2023.
Tuttavia, è bene prendere in considerazione i rischi: rispetto agli investimenti finanziari, il mattone rappresenta un investimento meno flessibile e meno liquido. Per acquistare un immobile occorre un capitale iniziale significativo e l’investimento non può essere frazionato. Fatta questa necessaria premessa, scopriamo quali sono le migliori soluzioni di investimento e quale scegliere.
Il rapporto del Centro studi di MoneyFarm ha messo in evidenza quale sia la migliore soluzione di investimento tra mattone, BTp e fondi pensione. Rispetto al mattone, fondi pensione e BTp hanno il vantaggio di essere investimenti flessibili e liquidi, oltre ad essere convenienti dal punto di vista tributario. Come sottolineato da MoneyFarm, l’inflazione è la variabile esogena da valutare con attenzione e determinante nella scelta del migliore investimento. L’investimento immobiliare consente di superare di gran lunga il rendimento dei Buoni del Tesoro Poliennali: il proprietario della casa data in affitto può adeguare i canoni di locazione al trend inflazionistico.
Ecco perché nel corso degli ultimi anni il mercato degli affitti è sempre più dinamico e vitale. Discorso differente per gli immobili ubicati nella città meneghina e a Roma: qui i tempi di acquisto sono più lunghi ed i costi sono più esosi. Nonostante la contrazione delle transazioni immobiliari, il mattone è uno degli investimenti prediletti, specie se si tratta di immobili ad uso locativo. Lo scorso anno gli immobili ad uso affitto sono incrementati del 28 percento su base annua. Il mattone rappresenta il 46 percento della ricchezza lorda delle famiglie.
Rispetto agli investimenti in attività finanziarie, il mattone offre interessanti vantaggi sul fronte delle successioni: gli immobili entrano a far parte automaticamente dell’asse ereditario. Locazioni e prezzi di vendita si rivalutano con il trend inflazionistico in rialzo. I dati ISTAT aggiornati mettono in evidenza che nel corso degli ultimi 14 anni l’indice dei prezzi delle abitazioni è cresciuto solo per gli immobili di nuova costruzione (circa 24 punti percentuali).
Come ogni investimento, anche l’investimento nel mattone comporta l’attenta valutazione dei rischi associati. Rispetto agli asset finanziari, il mattone è meno flessibile e liquido e richiede un capitale iniziale davvero rilevante. Tra gli altri rischi da valutare con attenzione c’è il rischio di non percepire i canoni di locazione dagli inquilini morosi e la necessità di fronteggiare le spese straordinarie.
Oltre a ciò, è necessario valutare con attenzione anche la città nella quale si investe. Il rendimento nelle città metropolitane italiane è leggermente inferiore rispetto alla media italiana. I costi di acquisto nei capoluoghi italiani sono più esosi. Se il rendimento netto a livello nazionale si attesta intorno ai tre punti percentuali, mentre a Roma ed a Milano il rendimento medio si attesta sui 2,9 e 2,7 punti percentuali. Complici di questi rendimenti più bassi sono gli elevati costi di acquisto dei beni immobiliari.
Differente discorso per quanto concerne fondi pensione e BTp, che sono più semplici da gestire e comportano l’offerta di una maggiore liquidità. Tale tipologia di investimenti permette investimenti progressivi, anche se il valore oscilla in base al trend dei tassi d’interesse e dei mercati finanziari. Una caratteristica degli immobili e dei BTp è quella che possono generare un flusso reddituale immediato, come canoni di locazione e cedole, mentre i fondi pensione offrono una rendita al raggiungimento della variabile anagrafica per andare in pensione.