Mutui, cosa sta cambiando per chi sottoscriverà un mutuo a tasso fisso o variabile? A rispondere al quesito è l’indagine realizzata dal sito di comparazione Facile.it.
Il portale Facile.it ha realizzato un’analisi per chi possiede un immobile o sta valutando la possibilità di acquistare una nuova casa: le rate dei mutui potrebbero calare e portare ad un risparmio medio pari a 360 euro all’anno. La riduzione delle rate dei mutui dipenderà dalla prossima decisione della BCE, il cui board si riunirà in data 12 settembre 2024.
In vista del prossimo board fissato in data 12 settembre, la BCE potrebbe decidere di tagliare i tassi di interesse di 25 punti base. Gli analisti prevedono un possibile nuovo allentamento monetario dopo il taglio ufficializzato nel mese di giugno. Sono i dati aggiornati a livello comunitario a confermare che l’inflazione si è attestata a 2,2 punti percentuali ad agosto. Segnali positivi arrivano dagli Stati Uniti dove si registra un rallentamento dei prezzi.
Se la Banca Centrale Europea dovesse tagliare il costo del denaro, questa decisione avrebbe un impatto diretto sui tassi di interesse e ciò renderebbe i mutui meno costosi. Si stima che i sottoscrittori di un contratto di mutuo a tasso variabile potrebbe risparmiare circa una ventina di euro al mese. Nell’ipotesi in cui l’allentamento monetario fosse posticipato a novembre, coloro che hanno sottoscritto un contratto di mutuo a tasso variabile potrebbero beneficiare di una riduzione dell’importo delle rate già al rientro delle ferie estive.
L’indice di riferimento per i mutui a tasso variabile, l’Euribor, ha registrato un calo piuttosto significativo nel mese di agosto, attestandosi al 3,5 percento. Secondo le proiezioni del portale Facile.it, ciò potrebbe tradursi in un risparmio di una decina di euro al mese sulla rata di un mutuo di importo medio. Le previsioni sui Futures indicano una contrazione delle rate dei mutui con un risparmio globale di 600 euro all’anno entro la fine del corrente anno. Prendendo in considerazione un mutuo a tasso variabile di importo pari a 126mila euro su 25 anni, la rata mensile potrebbero scendere da 730 euro a 720 euro a settembre e potrebbe calare a 680 euro entro la fine del corrente anno.
La rata del mutuo a tasso variabile potrebbe scendere a 640 euro entro il mese di giugno 2025. Le rate del mutuo restano di importo differente rispetto ai livelli pre-pandemici: nel mese di gennaio 2022 la rata del mutuo aveva un costo pari a 460 euro al mese, con una differenza pari a 280 euro rispetto agli attuali livelli.
Prendendo in considerazione i mutui a tasso fisso, anche l’offerta continua a migliorare, specie per quelli green destinati agli immobili di classe A e B. I mutui a tasso fisso beneficiano delle attese del nuovo allentamento monetario e del calo dell’Interest Rate Swap. I migliori tassi fissi prevedono l’applicazione di un TAN pari al 2,7 percento, che corrisponde ad una rata mensile pari a 580 euro. Per i mutui green la rata mensile corrisponde a 570 euro. Per i mutui a tasso variabile la rata mensile corrisponde a 690 euro.
Nei prossimi mesi l’appeal dei mutui dipenderà non solo dalle decisioni di politica monetaria ma pure dalla Manovra di Bilancio che sarà varata dal governo Meloni. Si registrerà una riduzione della deducibilità fiscale degli interessi: sarà possibile detrarre dall’Irpef il 19 percento su un tetto di 7mila euro per i mutui prima casa. Altra interessante novità riguarda la proroga per le agevolazioni per i giovani: fino alla fine del 2024 il fondo Consap risulta essere finanziato.