Aveva 18 anni ed era in attesa di processo. Ecco chi è Joussef Moktar Loka Baron, il detenuto morto carbonizzato in un incendio all'interno del carcere di San Vittore, a Milano. Il rogo è scoppiato nella notte tra il 5 e il 6 settembre 2024 e sarebbe stato appiccato da lui stesso, insieme al compagno di cella.
Joussef Baron era di origini egiziane. Classe 2006, arrestato per una rapina lo scorso luglio, è purtroppo rimasto incastrato tra le fiamme. Secondo i primi accertamenti sull'accaduto, il ragazzo non si è suicidato.
Gli agenti della polizia penitenziaria sono riusciti a salvare il compagno di cella, rimasto lievemente intossicato.
L'incendio della notte di oggi sarebbe solo l'ultimo di roghi appiccati per protesta all'interno del carcere. Il San Vittore è, infatti, il più sovraffollato d'Italia. Una situazione, quella del sovraffollamento, per cui è stato anche presentato un esposto contro Nordio.
ha dichiarato il segretario generale della Uilpa Polizia Penitenziaria, Gennarino De Fazio.
De Fazio ha voluto sottolineare la crisi "senza precedenti" del sistema penitenziario, affermando che è stato merito dell'immediato intervento degli agenti se le conseguenze dell'incendio non siano state ancora più gravi.
Nonostante ormai la polizia penitenziaria sia "depauperata negli organici, stremata nelle forze e mortificata nell’orgoglio".
ha spiegato.
Intanto il pm di Milano, Carlo Scalas, ha aperto un'indagine sulla morte del 18enne.