Ancora qualche giorno di attesa per ricevere la Carta "Dedicata a te" 2024, il sostegno su Card delle Poste Italiane che serve alle famiglie per le spese di beni di prima necessità, per gli abbonamenti ai mezzi di trasporto pubblici e per fare benzina. Tra gli ultimi passaggi della misura, si può dire che la Carta Dedicata a te sia passata in mano ai Comuni.
Gli enti locali adesso dovranno individuare i nominativi delle famiglie beneficiare nei lunghissimi elenchi di potenziali fruitori. Pertanto, per sapere se si ha diritto a ricevere la carta prepagata di Poste Italiane con l'importo di 500 euro si deve attendere la comunicazione da parte del proprio Comune di residenza.
In tutto, le famiglie alle quali sarà consegnata la social card saranno 1.330.000, circa 30mila carte in più rispetto allo scorso anno. Si tratta di carte elettroniche, con importo di 500 euro (lo scorso anno l'ammontare era pari a 382,50 euro, poi rimpinguato con risorse residue), consegnate a famiglie che abbiano un Indicatore della situazione economica equivalente (Isee) fino a 15.000 euro.
Sono esclusi tra i fruitori della misura i già percettori di sostegni al reddito come l'Assegno di inclusione (Adi), la disoccupazione Naspi o Dis Coll e altri sussidi di questo tipo.
Ancora pochi giorni per avere la Carta Dedicata a te 2024, la social card ricaricabile con l'importo di 500 euro che le famiglie beneficiarie potranno spendere per fare la spesa (prodotti di prima necessità), abbonamenti al trasporto pubblico e carburante. Il recente messaggio da parte dell'Inps, il numero 2977 del 2024, ha fornito indicazioni circa l'iter da seguire affinché la carta elettronica arrivi alle famiglie che ne abbiano diritto.
Si fa presente che, per ricevere la carta prepagata, non è necessario fare alcuna domanda. È l'Inps che provvede, in collaborazione con i Comuni, a stilare l'elenco dei beneficiari sulla base di dati anagrafici e reddituali dei quali sia già in possesso.
In questo momento, la parola è passata in mano ai Comuni che dovranno informare ai beneficiari - residenti presso l'ente territoriale - di andare a ritirare la carta elettronica presso gli uffici delle Poste Italiane (o della imminente ricarica per i già possessori della prepagata).
Pertanto, gli elenchi di 1,33 milioni di famiglie beneficiarie sono nelle mani dei Comuni. Tutte le liste hanno un numero identificativo che collega la misura al diritto dei beneficiari di andare agli sportelli di Poste Italiane per ritirare la carta.
Sarà onere dei Comuni di comunicare nei prossimi giorni, ai diretti interessati, l'avvenuta assegnazione dell'aiuto e le modalità di ritiro della carta. Il ritiro deve essere effettuato dai nuclei familiari che non avevano fruito in passato di questa misura e che, dunque, dovranno ritirare la carta presso l'ufficio postale di competenza. Per le famiglie già beneficiarie lo scorso anno della Carta di Poste Italiane, i 500 euro arriveranno come ricarica della card già assegnata dodici mesi fa.
È importante sottolineare che, chi voglia ricevere informazioni circa la possibilità di rientrare tra i beneficiari della Carta "Dedicata a te", si può fare una verifica sul portale istituzionale del proprio Comune di residenza. Gli elenchi dei beneficiari della social card saranno pubblicati, a cura di ciascun Comune, anche su Internet.
L'Istituto di previdenza, nella sua comunicazione degli ultimi giorni, spiega inoltre che la social card "Dedicata a te" deve essere ritirata presso gli uffici di Poste Italiane dal beneficiario della misura oppure da terzi, purché in possesso di delega. Per ritirare la carta, è necessario avere a portata di mano il numero identificativo della carta. Tale numero viene indicato ai beneficiari dallo stesso Comune di residenza.
Inoltre, l'Istituto di previdenza ricorda che, in caso di smarrimento, furto o distruzione, si può richiedere un duplicato della carta prepagata. In tutti e tre i casi, ai fini della buona riuscita della richiesta di una seconda card, occorre esibire la denuncia fatta presso un commissariato. Se, invece, la carta risulta deteriorata o mal funzionante, basta esibirla con il documento di riconoscimento per ottenere un duplicato.