RC Auto: crescono le richieste dei rimborsi per grandine, ma le compagnie assicurative sono riluttanti nel riconoscere gli indennizzi agli assicurati.
Il Movimento Consumatori lancia il monito in merito al riconoscimento degli indennizzi da parte delle imprese di assicurazione agli assicurati che hanno sottoscritto una polizza facoltativa a copertura dei danni cagionati dagli eventi atmosferici di natura eccezionale. Il rimborso è riconosciuto nei casi in cui il cliente dimostri di aver pagato il premio assicurativo anche nel precedente anno solare.
Come conferma Federcarrozzieri in Italia i danni per eventi meteorologici estremi sono aumentati di oltre 50 punti percentuali nel corso degli ultimi dieci anni. A segnare un record sono i danni cagionati dalla grandine con una stima di oneri che varia dai 900 ai 10.000 euro per le auto di grossa cilindrata. Le regioni più interessate dagli eventi meteorologici estremi sono: Piemonte, Veneto, Lombardia ed Emilia-Romagna.
Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un incremento vertiginoso degli eventi atmosferici gravi ed eccezionali. Basta poco ed ecco assistere ad una violenta grandinata in grado di distruggere i raccolti e in grado di arrecare danni irreparabili alle autovetture. A seguito degli eventi meteorologici estremi, è cresciuto il numero degli automobilisti che puntano a sottoscrivere una polizza assicurativa facoltativa a copertura dei fenomeni climatici eccezionali. Purtroppo, a seguito dell’aumento del numero di eventi catastrofici le compagnie assicurative sono piuttosto riluttanti nel riconoscere i rimborsi dovuti agli assicurati che hanno stipulato un contratto assicurativo facoltativo: è quanto messo in evidenza dal Movimento Consumatori.
Su tutto il territorio nazionale si contano oltre 1.500 eventi meteorologici catastrofici, di cui 600 grandinate sono molto intense e una settantina di eventi presentano chicchi sferici di grandi dimensioni. Questi eventi eccezionali cagionano danni ingenti alla verniciatura delle vetture e, in certo casi, frantumano i vetri delle auto. I danni causano costi che variano dai 900 ai 10.000 euro nel caso di auto di grandi dimensioni.
La maggior parte delle riparazioni sono richieste dagli automobilisti che risiedono nelle regioni della Pianura Padana dove le grandinate risultano essere più frequenti e violente. Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto e Piemonte sono le regioni più interessate e colpite dalle violente grandinate. Ad essere maggiormente interessato dalle grandinate è il Piemonte, in particolare quest’estate a fare i conti con le violente tempeste sono state le valli prealpine e la zona pianeggiante nella provincia di Torino.
Il Movimento Consumatori ha sottolineato il fatto che molto spesso le compagnie assicurative si ritrovano a non voler indennizzare gli assicurati. Dopo gli innumerevoli reclami, l’associazione ha denunciato all’IVASS ed all’Antitrust la pratica di condotte commerciali piuttosto ingannevoli.
Il Movimento Consumatori ha lanciato il monito e ha sottolineato il fatto che molte compagnie assicurative mettono in atto condotte commerciali scorrette ed ingannevoli. Spesso le imprese assicurative inseriscono nei contratti delle clausole ingannevoli, che puntano ad ostacolare gli indennizzi agli assicurati. Molto diffusa è la pratica commerciale che prevede l’inserimento di una clausola che fa scattare l’indennizzo solo se l’assicurato dimostra di aver pagato il premio assicurativo l’anno precedente. La clausola insidiosa è nascosta tra le condizioni generali del contratto assicurativo.
Negli ultimi tre anni l’Associazione Italiana Periti ed Estimatori danni ha messo in evidenza che il costo medio dell’assicurazione per eventi climatici estremi è salito dai 90 ai 170 euro. Le franchigie a carico del soggetto assicurato hanno subito un aumento, mentre sono diminuiti i massimali entro i quali l’impresa assicurativa è tenuta ad erogare gli indennizzi. Dopo questi eventi atmosferici eccezionali, molte compagnie assicurative hanno iniziato a ridurre il danno massimo liquidabile a 1.500 euro. In sede di valutazione del danno, la compagnia assicurativa tiene conto dell’usura dell’auto.