16 Sep, 2024 - 11:17

Mutui, come cambiano le rate dopo i tagli dei tassi?

Mutui, come cambiano le rate dopo i tagli dei tassi?

Mutui, come cambiano le rate dopo i tagli dei tassi? Secondo un’indagine condotta dal portale Facile.it su un mutuo a tasso variabile da 125 mila euro con durata pari a 25 anni il taglio dei tassi potrebbe portare ad un risparmio di 18 euro.

Per il portale MutuiOnline.it i mutui a tasso fisso rimangono molto più convenienti di quelli a tasso variabile. Secondo Fabi i tassi sul credito al consumo sono calati a 8,6 punti percentuali dopo i picchi del 14 percento, ma le proiezioni prevedono ulteriori cali a 8,25 punti percentuali. Ciò implica che una vettura da 25 mila euro acquistata a rate, con un prestito di 10 anni, comporterà un esborso di oltre 11mila euro in meno rispetto allo scorso anno.

Mutui, come cambiano le rate dopo i tagli dei tassi?

Come previsto dalle proiezioni degli esperti alla fine il board della BCE ha ufficializzato il taglio dei tassi di interesse dopo il primo allentamento ufficializzato a giugno 2024. Dopo un’attenta analisi dei dati aggiornati sull’inflazione, la Banca Centrale europea ha deciso di tagliare i tassi di interesse di 25 punti base.

Si tratta di una mossa strategica che va ad impattare sulle rate dei mutui e dei prestiti. Il taglio del costo del denaro comporterà un trend discendente dei tassi di interesse. Secondo il Codacons, i mutui a tasso variabile sono calati di quasi un punto percentuale, passato dal 4,9 percento al 3,9 percento dal mese di novembre 2024 a luglio 2024.

Mutui dopo il taglio dei tassi: le proiezioni di medio-lungo termine

Il secondo taglio dei 25 punti base da parte della Banca Centrale Europea segna una mossa significativa verso l’implementazione di una politica monetaria espansiva dopo un biennio di restrizioni. Le proiezioni di medio-lungo termine non cambiano: rispetto all’inizio del 2024 l’Euribor a 1 mese è sceso a 3,5 punti percentuali. Tuttavia, l’Euribor è oltre cento punti base più elevato rispetto all’Eurirs.

I mutui a tasso fisso rimangono più convenienti rispetto a quelli a tasso variabile e garantiscono stabilità e sicurezza. Ancora più convenienti sono i mutui green, che consentono di fruire di condizioni più vantaggiose. Tale trend incoraggia un maggiore ottimismo e proietta verso una ripresa del comparto dei mutui.

Il gruppo MutuiOnline.it mette in evidenza come il mercato dei mutui stia registrando una significativa contrazione dei tassi variabili. Il Tan medio per i mutui a tasso variabile era pari a 5 punti percentuali, mentre nel mese di agosto è calato a 4,6 punti percentuali. Rimane stabile il tasso fisso al 3,2 percento.

Mutui, una rata di importo più leggera

Secondo un’indagine condotta dal portale di comparazione Facile.it, su un mutuo a tasso variabile da 125mila euro con durata pari a 25 anni il taglio dei tassi potrebbe portare ad una riduzione della rata di importo pari a 18 euro. I sottoscrittori di un mutuo a tasso variabile potrebbero beneficiare di una riduzione della rata pari a 12 euro. Lo scorso mese l’Euribor ha mostrato un importante andamento al ribasso con una contrazione di circa 15 punti base.

Mutui, quali sono le proiezioni per i prossimi mesi?

Analizzando le proiezioni dei Futures sugli Euribor a 3 mesi, ci si attende che l’indice continui a calare nel corso dell’anno, con una flessione delle rate di circa 38 euro entro la fine del corrente anno. Per l’anno 2025 le rate medie dei mutui potrebbero diminuire di 85 euro.

Prendendo in considerazione il trend della rata del mutuo a tasso variabile di importo pari a 125mila euro con una durata pari a 25 anni, l’importo della rata potrebbe scendere a 680 euro entro la fine del 2024 e a 630 euro entro i primi sei mesi dell’anno 2025.

Mutui e prestiti: il livello di indebitamento in Italia

La Fabi sottolinea i benefici derivanti dal taglio dei tassi di interesse. Attualmente le famiglie italiane indebitate sono pari a 6,8 milioni e di queste tre milioni e mezzo hanno sottoscritto un contratto di mutuo per l’acquisto di un immobile. In previsione di un ritorno ad una politica monetaria espansiva, le banche hanno anticipato la riduzione dei tassi di interesse e il calo potrebbe proseguire in futuro.

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Jacqueline Facconti
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