16 Sep, 2024 - 14:40

Larissa Iapichino, non si diventa grandi in un salto

Larissa Iapichino, non si diventa grandi in un salto

"Non si diventa grandi in un salto". Larissa Iapichino, 22 anni, fiorentina, quarta alle Olimpiadi e prima alla Diamond League nel salto in lungo, ha le idee chiare sulla vita. Le risposte che dà nell'intervista al quotidiano La Stampa dimostrano che è già "grande".

Dice, per l'ennesima volta, che non le pesa essere la figlia della campionessa Fiona May e avere come allenatore il padre Gianni Iapichino. Non è attratta da esperienze all'estero: "So che non rendo fuori dalla comfort zone. A Firenze c'è la quotidianità, l'università, le persone di sempre che mi aiutano a sentirmi ancora ragazzina e non mi fanno perdere lo spirito con cui ho iniziato". Che è quello di divertirsi con lo sport.

Ma si può crescere senza accorgersene 

"Intendo percorrere la mia strada, con il ritmo che trovo giusto - dice Larissa - Mi prendo le responsabilità, non mi comporto da eterna adolescente: ho comprato casa e  ci sono andata a vivere due anni fa. L'indipendenza mi piace, non sto imbullonata sul divano di papà, sono autonoma e trovo una pace incredibile quando faccio le lavatrici. Divido i colori, sento i profumi dei detersivi. Mi distende". Essere diventati grandi senza accorgersene.

Stefano Bisi

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