17 Sep, 2024 - 19:02

Assegno unico per i figli (AUU): 11,5 miliardi di euro alle famiglie da gennaio a luglio 2024, ecco quanto si prende di indennità

Assegno unico per i figli (AUU): 11,5 miliardi di euro alle famiglie da gennaio a luglio 2024, ecco quanto si prende di indennità

Assegno unico per i figli (AUU), sono stati erogate dall'Inps indennità per 11,5 miliardi di euro alle famiglie da gennaio a luglio 2024. I dati sui primi sette mesi di quest'anno arrivano dall'aggiornamento dell'Osservatorio Statistico sull'Assegno unico universale, tenuto presso lo stesso Istituto di previdenza.

Le famiglie beneficiarie dell'indennità che, da marzo 2022, ha preso il posto di alcuni contributi economici per i figli, hanno superato di gran lunga la cifra di 6 milioni. Il totale dei figli coinvolti nella misura arriva invece a circa 10 milioni. L'Osservatorio ha aggiornato anche l'importo che spetta a ciascuna famiglia, a seconda della fascia dell'Indicatore della situazione economica equivalente (Isee) di riferimento.

Assegno unico per i figli (AUU), ecco quante famiglie lo ricevono

Nella giornata di oggi, 17 settembre 2024, l'Inps ha aggiornato l'Osservatorio Statistico sull'Assegno unico universale, l'indennità che, a partire da marzo 2022, ha preso il posto di vari sostegni economici erogati alle famiglie per i figli. Nei primi sette mesi di quest'anno, da gennaio a luglio compresi, l'Istituto di previdenza ha erogato un totale di 11,5 miliardi di euro, che si aggiunge alla spesa del 2023, che è stata pari a 18,2 miliardi di euro, e a quella del 2022 di 13,2 miliardi di euro.

Considerando il totale delle famiglie che ricevono l'indennità, nei primi sette mesi del 2024 i nuclei beneficiari sono stati 6.219.848. Il totale dei figli assistiti dalla misura sfiora i 10 milioni. La cifra esatta è di 9.854.566 figli. Si consideri che l'Assegno unico per i figli consiste in un contributi destinato alle famiglie con figli a carico, valido dal 7° mese di gravidanza fino ai 21 anni di età.

L'indennità è universale in quanto tutte le fasce reddituali ne hanno diritto, ma il valore dell'assegno è progressivo, ovvero aumenta al diminuire dell'Indicatore della situazione economica equivalente (Isee) della famiglia.

Qual è l'importo dell'Assegno unico per i figli (AUU) nel 2024?

Più nello specifico dei dati diramati nella giornata del 17 settembre 2024 dall'Inps grazie all'Osservatorio Statistico sull'Assegno unico universale per i figli e prendendo a riferimento la sola mensilità di luglio 2024, l'importo medio dell'indennità è stato di 171 euro.

Si consideri che l'importo base è stato aggiornato nel 2024 a 57 euro. Tale importo spetta sia a chi superi la soglia massima di Indicatore della situazione economica equivalente (per il 2024 pari a 45.574,96 euro) che a chi non presenti l'Isee per la richiesta o l'aggiornamento della pratica.

Chi, invece, si trova entro il limite della classe minima dell'Isee, aggiornato a 17.090,61 euro per il 2024, riceve un importo medio dell'Assegno unico per i figli di 224 euro.

Quali ipotesi di riforma nel 2025 per sostenere le famiglie numerose?

Proprio dalla scorsa settimana si è iniziato a discutere di una riforma dell'Assegno unico per i figli in vista della legge di Bilancio 2025. Sul tavolo del governo sono presenti due proposte principali per sostenere i redditi delle famiglie, soprattutto quelle numerose.

La prima proposta potrebbe essere la revisione dell'Indicatore Isee con adozione di un quoziente familiare. Il nuovo parametro legherebbe il reddito della famiglia a coefficienti che dipendono dal numero dei componenti del nucleo, in modo da determinare una scala di equivalenza, simile a quella predisposta per i calcoli dell'Assegno di inclusione. La nuova modalità di calcolo avrebbe quale conseguenza quella di aumentare l'Assegno unico per i figli in corrispondenza di valori di scale di equivalenza più alti.

La seconda ipotesi consisterebbe nel potenziare tutta una serie di detrazioni, sconti e deduzioni a favore dei nuclei familiari numerosi. Tali sconti sarebbero applicati, ad esempio, alle spese scolastiche e di istruzione, ma anche a quelle delle mense scolastiche e dello sport, andando ad alzare l’asticella degli oneri detraibili.

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Carlo Iacubino
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