03 Oct, 2024 - 10:37

Baby Reindeer, è arrivato l'ok per la causa di diffamazione di Fiona Harvey contro Netflix

Baby Reindeer, è arrivato l'ok per la causa di diffamazione di Fiona Harvey contro Netflix

Un giudice californiano ha dato il via libera a Fiona Harvey per procedere con la sua causa di diffamazione contro Netflix, riguardante la serie "Baby Reindeer".

La donna sostiene di essere stata erroneamente rappresentata come una stalker nel personaggio di Martha Scott della serie di successo, e ha accusato la piattaforma di streaming di aver promosso la serie come una storia vera senza verificare accuratamente i fatti.

Il giudice ha deciso che le azioni di Martha, che riportano a Fiona, nella serie sono state rappresentate in modo molto più grave rispetto alla realtà. Ecco perché Harvey ouò andare avanti con la causa e procedere alla richiesta di danni per diffamazione.

Se la causa dovesse finire con un risarcimento a favore della Harvey, sarebbe un precedente significativo per il modo in cui le piattaforme di streaming trattano le storie basate su eventi reali.

Baby Reindeer è arrivato l'ok per la causa di diffamazione

La donna scozzese Fiona Harvey, che si è riconosciuta nel personaggio di Martha nella serie Netflix "Baby Reindeer", ha ottenuto una importante vittoria legale.

Un giudice californiano ha infatti stabilito che la serie, sebbene premiata con un Emmy, non può essere considerata una storia vera. Questo significa che Harvey potrà procedere con la sua causa per diffamazione contro Netflix, in quanto è stata rappresentata in modo falso e dannoso per la sua reputazione.

La causa, depositata presso un tribunale della California, chiede oltre 170 milioni di dollari di danni per la Sig.ra Harvey. Lei sostiene che la serie Baby Reindeer l'ha falsamente rappresentata come una criminale condannata che ha trascorso anche del tempo in prigione per stalking.

Il primo episodio della miniserie di successo afferma che "questa è una storia vera". I titoli di coda dello show affermano che il programma "è basato su eventi reali: tuttavia alcuni personaggi, nomi, incidenti, luoghi e dialoghi sono stati romanzati per scopi drammatici".

Nella serie non vengono utilizzati né i veri nomi del signor Gadd (l'uomo vittima di stalking) né quelli della signorina Harvey, e né Netflix né il signor Gadd hanno confermato che Martha porti sullo schermo la storia della signora Harvey.

Durante la sua testimonianza davanti alla Commissione Cultura, Media e Sport del Parlamento scozzese il mese scorso, il dirigente di Netflix Benjamin King ha affermato che la serie era "ovviamente una storia vera degli orribili abusi che lo scrittore e protagonista Richard Gadd ha subito per mano di uno stalker condannato".

Purtroppo, però, non ci sono prove a sostegno dell'affermazione di Netflix, né di una condanna per la donna identificata come l'ispirazione per Martha. Anche la signora Harvey sostiene che Netflix "non ha fatto letteralmente nulla" per confermare che la storia del signor Gadd fosse vera.

Secondo Fiona, Netflix avrebbe raccontato queste bugie, perché era una storia migliore della verità.

Come finirà questa controversia?

La signora Harvey ha detto alla BBC News di essere certa che il suo team avrebbe vinto la causa. "Altrimenti, non lo faremmo", ha detto.

Richard Roth, un avvocato di New York che rappresenta la signora Harvey, ha dichiarato alla BBC che non c'è "alcun dubbio" che l'identità della signora Harvey sia stata usata per la serie Baby Reindeer e ha affermato di avere "prove documentali incontrovertibili" che dimostravano che la sua cliente non era mai stato condannata per alcun crimine.

La signora Harvey, che vive nel Regno Unito, racconta che da quando la serie è uscita ad aprile ha ricevuto numerose minacce di morte. Aveva anche paura di uscire di casa e così si è isolata per paura delle persone e dei fan della serie.

In un'intervista di quasi un'ora rilasciata a Piers Morgan il mese scorso, la signora Harvey ha confermato di aver conosciuto il signor Gadd quando lavorava in un pub di Londra. Ma ha negato di essersi comportata come il personaggio di Martha e di non aver mai inviato al signora Gadd 41.000 e-mail e 350 ore di messaggi vocali, come indicato nella serie.

"La denuncia è autoesplicativa. Netflix ha distrutto una donna, sostenendo, tra le tante accuse, che era una donna condannata", ha scritto Richard Roth, l'avvocato di Harvey, in un'e-mail. "Non l'ha mai contattata. Non ha mai verificato i fatti. Non ha mai fatto alcuno sforzo per comprendere la verità della sua 'vera storia!'"

Come finirà? Vi terremo aggiornati.

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Immacolata Duni
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