La sparatoria e il pestaggio avvenuti nel pomeriggio dello scorso 7 ottobre 2024 hanno sconvolto Crotone, provocando indignazione in tutta Italia. Da ieri sera, 8 ottobre, nel mirino dei carabinieri anche Domenico Chimirri, figlio del pizzaiolo tiktoker Francesco, rimasto ucciso da un colpo di pistola esploso dal poliziotto Giuseppe Sortino, ma chi è il giovane 18enne? E di che cosa è accusato?
Nuova svolta nelle indagini sulla sparatoria, nella quale è rimasto ucciso il 44enne Francesco Chimirri. L'uomo, noto pizzaiolo di Crotone, e tiktoker con più di 100mila followers, è stato raggiunto da un fatale colpo di pistola, esploso dal vice ispettore della polizia di Stato Giuseppe Sortino, 37 anni, siciliano.
Incastrato dalle telecamere di sorveglianza anche il figlio del pizzaiolo, Domenico Chimirri. Notificato, nella serata di ieri, 8 ottobre 2024, un avviso di garanzia con le accuse di lesioni personali gravi e tentato omicidio ai danni dell'agente di polizia.
Il ragazzo - come mostrerebbero le immagini - avrebbe raccolto la pistola di Sortino, sfuggitagli di mano, e avrebbe premuto il grilletto. Fortunatamente, l'arma si sarebbe inceppata, poiché la sicura era inserita. Ma il ragazzo, gettandola via, si avventa sul 37enne a terra e lo tempesta di calci.
Ma chi è Domenico Chimirri? Di lui si sa solamente che ha appena compiuto 18 anni e che è un fervente appassionato di boxe. Innamoratissimo della sua fidanzata, di due mesi più grande, con la quale ha postato numerosi post su TikTok. Il giovane era molto legato al padre, al quale si ispirava e al quale voleva somigliare da adulto.
Il poliziotto avrebbe aperto il fuoco per difendersi dall'aggressione di Chimirri, che viaggiava sulla sua auto insieme al padre e a un altro uomo. Sortino, seppur in borghese, avrebbe fermato il veicolo per un controllo, ma i tre lo avrebbero preso subito a calci e pugni. Così, estratta la pistola d'ordinanza fatto fuoco.
Immediatamente, sul posto della violenza sono arrivati altri familiari di Chimirri, che hanno picchiato brutalmente l'agente, dopo la morte del loro congiunto. Sortino è stato subito trasportato all'ospedale di Catanzaro e sottoposto a delicati interventi chirurgici, ma le sue condizioni rimangono gravi.
Cosa abbia potuto innescare una tale rabbia nei tre passeggeri fermati è ancora al vaglio degli inquirenti. Tuttavia, anche il vice ispettore è stato iscritto nel registro degli indagati, mentre si attende l'autopsia sul corpo della vittima 44enne.
A coordinare le indagini il sostituto procuratore Alessandro Rho, di concerto con i carabinieri del comando provinciale di Crotone. Secondo quanto ricostruito fino a oggi, però, pare che l'apro diverbio fra Sortino e Chimirri sia esploso lungo il cavalcavia sud della città calabrese che immette alla ss 106.
La Dacia Duster, guidata da Chimirri, avrebbe effettuato un sorpasso pericoloso, tamponando una vettura che viaggiava sulla stressa strada. I due conducenti, quindi, si sarebbero fermati a discutere, giacché il guidatore dell'altra auto avrebbe chiesto al pizzaiolo di risarcirgli i danni per uno specchietto rotto.
Nonostante il CID, il vice ispettore - che ha assistito a tutta la scena - si inserisce nella conversazione e decide di fermare la Dacia e sottoporre i tre passeggeri a un controllo. È a quel punto che Chimirri reagisce violentemente, dapprima discutendo e poi risalendo in auto e andando via.
Sortino, quindi, si mette all'inseguimento della vettura, raggiungendola nel quartiere Lampanaro, dove accostano e scoppia il brutale pestaggio e la sparatoria mortale.