Lotta tra la vita e la morte in un letto d'ospedale Martina Voce. La giovane fiorentina è stata accoltellata venerdì scorso sul luogo di lavoro a Oslo dall'ex fidanzato di origini indiane, Mohit Kumar Verma, che non accettava la fine della loro relazione. "È in coma farmacologico", ha dichiarato il padre Carlo a Il Corriere della Sera.
La Farnesina, che sta seguendo il caso, ha fatto sapere che la 21enne non è in pericolo immediato di vita. Anche secondo il padre, volato in Norvegia insieme al resto della famiglia subito dopo i fatti, "i medici sono fiduciosi in una sua ripresa".
Martina resta, comunque, in gravi condizioni: è in terapia intensiva, intubata e dovrà affrontare numerose operazioni alle mani, al viso e alla gola. Le lesioni riportate le hanno quasi reciso la carotide, ma non hanno colpito organi vitali.
Il problema, ha spiegato sempre il padre, "sono le infezioni che potrebbero derivare dalle ferite".
Per fare luce sull'accaduto, la Procura di Oslo ha aperto un fascicolo d'inchiesta per tentato omicidio e ha disposto l'arresto dell'aggressore, il 24enne con passaporto norvegese di origini indiane, Mohit Kumar Verma, ex fidanzato della 21enne.
Stando a quanto ricostruito finora, il ragazzo, tecnico informatico di professione, avrebbe colto di sorpresa Martina, studentessa e store manager per un negozio d'eccellenze italiane ad Oslo, sul luogo di lavoro, colpendola ripetutamente con un coltello da cucina.
A fermarlo sono stati alcuni suoi colleghi: due ragazzi e una ragazza, rimasti a loro volta feriti durante la colluttazione. Lui stesso sarebbe, attualmente, ricoverato in coma farmacologico, piantonato h24 dalla polizia.
Non appena si sarà ripreso verrà trasferito in carcere. Il ragazzo che lo ha colpito per salvare Martina è stato arrestato, ma poi rilasciato per aver agito in una situazione di emergenza.
Martina era arrivata ad Oslo due anni e mezzo fa, iniziando a frequentare Verma: ne era nata una relazione che la stessa ragazza a fine estate aveva chiuso perché "non provava più nulla". Lui, però, non lo aveva accettato. E aveva continuato a scriverle sui social, finché lei non lo aveva bloccato.
A quel punto aveva ripiegato sulle mail. Martina, intenzionata a non tornare sui suoi passi, gli aveva scritto che se avesse continuato ad importunarla si sarebbe rivolta alle autorità: lo avrebbe denunciato. Così le acque si erano placate. E la vicenda sembrava in qualche modo essersi "risolta".
Fino a venerdì, quando il giovane si è presentato nel negozio con l'intento di ucciderla. I familiari hanno ipotizzato, parlando con Il Corriere della Sera che, entrando nella sua posta elettronica, avesse scoperto che a breve sarebbe partita per le vacanze di Natale, raggiungendo i suoi familiari in Italia per poi andare con loro in Africa.
Una storia tragica, che ricorda, purtroppo, molte altre storie di donne vittime di violenza. Storie che, come ha scritto la giornalista Simona Branchetti sui social, dovrebbero farci riflettere.
le sue parole.