17 Jan, 2025 - 17:29

TARI su casa sfitta o disabitata: quando si paga nel 2025?

TARI su casa sfitta o disabitata: quando si paga nel 2025?

Nell’anno più difficile sul fronte delle tasse, che vede i contribuenti impegnati nella regolarizzazione di vari fardelli fiscali, continuano le domande sulla Tari. Molti cittadini chiedono informazioni sulla tassa che tutti devono pagare, a prescindere dal titolo abitativo. Il pagamento della Tari è finalizzato a finanziare il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Ma cosa succede se la casa è disabitata o sfitta? Persiste comunque l’obbligo di pagamento, o si può richiedere l’esenzione o ottenere sconti particolari? Vediamo insieme quando e come si paga la Tari su una casa disabitata o sfitta.

Perché si paga la Tari anche se la casa è disabitata o sfitta?

La normativa prevede il pagamento della tassa anche se l’abitazione non viene utilizzata. Tuttavia, esistono delle eccezioni alla norma, con condizioni che possono portare a soluzioni alternative. Pertanto, la risposta potrebbe apparire più complessa di quanto sembri. È necessario considerare la presenza di regole e condizioni che permettono di ottenere esenzioni o sconti.

In teoria, la Tari deve essere regolarizzata anche se la casa è disabitata o sfitta, a condizione che risulti abitabile. È lecito chiedersi quale condizione porti all’esenzione, considerando che la condizione abitabile prevede comunque il pagamento della tassa.

In sostanza, se l’immobile è abitabile, ma vuoto, sfitto e nessuno vi abita al momento, pur senza escludere la possibilità di farlo in futuro, esso potrebbe essere considerato "suscettibile a produrre rifiuti".

Attenzione, però: l’aspetto determinante del pagamento della tassa riguarda la produzione di rifiuti, a prescindere dall’utilizzo effettivo dell’immobile o da chi lo abita. Insomma, la tassa va regolarizzata anche se l’immobile è vuoto, ma pronto per essere utilizzato in futuro. Questa è la condizione prevista.

La Tassa sui Rifiuti è regolamentata dall'articolo 1, comma 639, della Legge di Bilancio 2014 (Legge 147/2013), che definisce il quadro normativo di applicazione della tassa. Nel contesto di tale articolo, il pagamento della Tari riguarda tutti gli immobili suscettibili a produrre rifiuti, indipendentemente dallo stato di disabitazione. Inoltre, la tassa può essere modificata o regolata dai Comuni in base alle necessità specifiche di gestione dei rifiuti.

Quando non si paga la Tari su una casa disabitata?

Molti si chiedono quando non si paga la tassa sui rifiuti o quali siano le eccezioni previste dalla normativa. Ciò che è certo è che la Tari non si paga se l’immobile risulta inutilizzabile o non abitabile, quindi inagibile o non idoneo all'uso, come previsto dall'articolo 1, comma 639, della Legge 147/2013. Se il proprietario può dimostrare tali condizioni attraverso perizie tecniche, non è obbligato a regolarizzare il pagamento della tassa. In questi casi, infatti, l’immobile non è in grado di produrre rifiuti.

In particolare, un immobile per essere definito inutilizzabile deve rispondere a diverse condizioni, tra cui:

  1. non deve avere collegamenti attivi per l’acqua, la luce o il gas;
  2. non deve essere arredato con i mobili essenziali per viverci, come letto, tavoli o sedie. È possibile che ci siano alcuni mobili, ma non deve sembrare arredato per una vita familiare quotidiana.

Altri casi in cui la Tari non si paga

La stessa condizione prevista dalla legge trova applicazione anche per gli immobili inagibili o ruderi. Come riportato da money.it, una casa è considerata inagibile se non è collegata alla rete idrica, elettrica o fognaria. In questi casi, l’immobile non è abitabile. Altri casi in cui non vi è l’obbligo di pagamento della tassa sui rifiuti si verificano quando l’immobile è fatiscente o pericolante, come nel caso di un rudere.

Casa disabitata per pochi mesi all’anno: quali sconti sono previsti?

Se la casa viene utilizzata solo per alcuni mesi dell’anno, cioè se è abitata in modo stagionale o discontinuo, è possibile ottenere un’agevolazione sul pagamento della Tari, che può arrivare fino al 30%. Se, ad esempio, la casa è utilizzata solo per le vacanze, è possibile richiedere al Comune dove si trova l’immobile uno sconto sulla Tari.

Sintesi sui criteri principali della TARI

In conclusione, la Tari si paga su una casa disabitata, a meno che essa non sia inutilizzabile, priva di allacci alle utenze e non arredata. Inoltre, per le case utilizzate solo in determinati periodi dell’anno, come le case vacanza, è possibile ottenere degli sconti, che variano in base al Comune. Pertanto, se possiedi una casa disabitata, è importante verificare le condizioni specifiche con il tuo Comune per capire se hai diritto a esenzioni o riduzioni.

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Antonella Tortora
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