Il giornalista Michele Cucuzza, intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus nella trasmissione "Greenwich" ha analizzato il tentativo di Donald Trump di mettere in difficoltà l'Unione Europea con le minacce di nuovi dazi.
"Oggi a Bruxelles si tiene una riunione cruciale della Commissione Commercio dell'UE per valutare una possibile risposta alle tariffe imposte dagli Stati Uniti. Tra le contromisure si ipotizzano dazi su prodotti simbolo come il whisky e le moto Harley Davidson," ha spiegato Cucuzza. Tuttavia, al di là delle singole misure economiche, la questione più delicata resta la coesione interna dell'Unione Europea.
"Alcuni Paesi, come l'Ungheria, finora non si sono espressi chiaramente, ma la loro posizione sarà determinante. Anche l'Italia è sotto osservazione: pur essendo più filoeuropeista rispetto all'Ungheria di Orbán, potrebbe assumere un atteggiamento più autonomo, simile a quello della Gran Bretagna. La presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, ha sollevato una domanda chiave: i dazi voluti da Trump non danneggeranno anche gli Stati Uniti?"
Secondo Cucuzza, le mosse del tycoon potrebbero essere un semplice strumento di pressione politica, come già accaduto in passato con Canada e Messico. Ma il vero problema per gli Stati Uniti rimane la mancata collaborazione di altri Paesi, soprattutto della Cina, nel contrasto al traffico di fentanil, una droga che sta devastando la società americana.
"Siamo di fronte a una situazione di grande incertezza. Se l'Ucraina venisse esclusa dalle trattative e ogni Stato europeo cercasse un accordo separato con Trump per evitare i dazi, per la prima volta la struttura dell'Unione Europea sarebbe seriamente in pericolo."
Un aspetto interessante sarà il comportamento del governo guidato da Giorgia Meloni. "Da un lato, l'esecutivo italiano cerca di difendere gli interessi nazionali, dall'altro punta a ritagliarsi un ruolo di mediatore nel dialogo con Trump. Tuttavia, la von der Leyen insiste sulla necessità di restare uniti."
Secondo Cucuzza, l'Europa già oggi fatica a conquistare il cuore di molti cittadini, italiani compresi. "Dazi ed esclusione dell'Ucraina dalle trattative rischiano di mettere in discussione la coesione dell'UE. Lo dico da europeista convinto."
Cucuzza ha infine affrontato il tema della democrazia e del consenso che Trump continua a raccogliere. "Non si tratta solo di una questione emotiva. Ci sono due motivazioni principali dietro il suo successo: da una parte, la crescente insoddisfazione della classe media, che si sente abbandonata e impoverita; dall'altra, una parte delle élite che ritiene di non ricevere il riconoscimento che merita. Elon Musk è un esempio emblematico: nonostante il suo potere e la sua influenza, continua a ritenere di non aver ottenuto abbastanza."
"Dove porteranno questi fattori? Lo scopriremo presto," conclude il giornalista. Un'analisi che lascia aperte molte domande sul futuro dell'Unione Europea e del rapporto con gli Stati Uniti di Trump.