Campania, Liguria e Lombardia. Se Elly Schlein fosse una concorrente della trasmissione di Rai Uno “Affari Tuoi”, probabilmente farebbe bene a evitare i pacchi di queste tre regioni che, nelle ultime settimane, le stanno riservando solo grattacapi e pochissime gioie.
Per chi non lo conosce, il gioco consiste nell’aprire, uno alla volta, 20 pacchi associati alle venti regioni italiane e al cui interno sono contenuti premi in denaro che vanno da 0 a 300 mila euro.Ogni concorrente alla fine della partita si porta a casa il premio del pacco che gli è stato assegnato, oppure l'offerta proposta dal notaio.
Un gioco di fortuna, ma anche di scaramanzia in cui i concorrenti si lasciano guidare spesso dalla predilezione per un determinato numero, o, per una determinata regione, sperando di avere nel proprio pacco il premio più alto.
Nel caso di Elly Schlein, il suo "gioco dei pacchi" dovrebbe escludere quelli di Campania, Liguria e Lombardia, per evitare sorprese negative.
Le difficoltà interne al Pd e i conflitti nelle tre regioni sono un rischio per la stabilità del partito. Schlein deve stare attenta a come gestire le questioni regionali per evitare ulteriori fratture e delusioni politiche.
Al momento la Campania rappresenta ipoteticamente il pacco più insidioso per la segretaria del Pd, quello assolutamente da non aprire e da portarsi fino alla fine della partita.
La campagna elettorale per le elezioni in Campania 2025 è già in ritardo, 'congelata’ in attesa della decisione della Consulta sul terzo mandato al governatore uscente Vincenzo De Luca. Un ritardo che non è ancora diventato incolmabile solo grazie alle divisioni interne alla coalizione di centrodestra per la scelta del candidato governatore.
Il mancato appoggio al governatore uscente Vincenzo De Luca ha ‘avvelenato’ i già poco idilliaci rapporti con gli esponenti locali del partito, tanto che, quando si è trattato di scegliere tra lei e De Luca, i democratici campani non hanno avuto dubbi e hanno votato compatti con il secondo.
La segretaria Pd continua a ribadire che De Luca non sarà il candidato del centrosinistra per le prossime regionali, indipendentemente dalla decisione della Corte Costituzionale attesa a fine aprile. La Campania, infatti, Elly Schlein l’ha già assegnata al Movimento 5 Stelle, ma non ha evidentemente fatto i conti con il potentissimo presidente campano e con il clima che si respira nelle segrete stanze del partito campano, dove non è mai stata particolarmente amata.
Dal tono e dalla portata delle sue dichiarazioni, Vincenzo De Luca è chiaramente intenzionato a vendere cara la pelle e non si esclude che, anche in caso di stop della Corte, non decida di scendere in campo contro il suo stesso partito presentando una lista indipendente per il solo gusto - dicono i maligni - di farli perdere. Come Jep Gambardella nella grande bellezza, De Luca rischia di diventare il deus ex machina della vittoria o della sconfitta del centrosinistra in Campania.
#Elezioni #Campania 2025, #DeLuca sfida #Schlein e cerca i voti #PD per il terzo mandatohttps://t.co/emHZzvkPTr
— Tag24 (@Tag24news) November 4, 2024
Il pacco della Campania, nasconde un’insidiosissima guerra fratricida e Schlein farebbe bene a non aprirlo.
Neanche la Liguria sembra portare bene alla segretaria del Pd. Dopo lo scivolone alle elezioni regionali dell’ottobre 2024, adesso i democratici sembrano essersi impegnati per perdere anche nella città di Genova.
Questa primavera il capoluogo ligure andrà al voto per l’elezione del nuovo sindaco dopo l’elezione di Marco Bucci al governo della regione e mentre il centrodestra ha già scelto il suo candidato, il centrosinistra ancora non ha trovato un accordo intorno a un nome condiviso accumulando un colpevole ritardo rispetto agli avversari.
Pietro Piciocchi, ex braccio destro di Bucci, ha già iniziato la sua campagna elettorale appoggiato da tutti i partiti della maggioranza di Governo. Il Pd e gli alleati, invece, stanno ancora discutendo tra polemiche, veti – ancora? – e ripicche.
Nel frattempo, il tempo scorre e il pacco della Liguria è meglio lasciarlo chiuso, ancora per un po'.
Un’altra regione da cui stare alla larga è la Lombardia dove non ci sono elezioni imminenti, dal momento che sia per la Regione che per il Comune di Milano si voterà nel biennio 2027-28. I dolori, quindi, non sono elettorali, ma di diversa natura.
A preoccupare la segretaria Schlein in questi giorni è il Decreto Salva Milano, una norma transitoria che punta a sbloccare circa 150 cantieri nel capoluogo lombardo.
Il decreto è già stato approvato dalla Camera con il voto del Pd che, però, si è diviso al Senato. Nei giorni scorsi il sindaco di Milano, Beppe Sala, ha lanciato un chiaro messaggio ai senatori democratici.
Le perplessità dei senatori Pd sono legate al rischio che il decreto possa aprire la strada a una sanatoria edilizia. Una questione che sta creando tensioni e imbarazzo al partito a livello regionale e nazionale.
Le tre regioni (Campania, Liguria e Lombardia) sono simbolicamente “pacchi pericolosi” per Schlein, con conflitti interni che potrebbero portare a gravi perdite per il Pd.
Ecco perché in sintesi: