17 Feb, 2025 - 14:11

Vertice di Parigi sull’Ucraina, Bandecchi avverte: “Sarebbe stato un grave errore per Meloni non partecipare”

Vertice di Parigi sull’Ucraina, Bandecchi avverte: “Sarebbe stato un grave errore per Meloni non partecipare”

In una fase tanto delicata per le sorti dell’Europa, l’Italia non può restare in disparte a guardare gli altri prendere decisioni.

Ne è convinto il segretario di Alternativa Popolare, Stefano Bandecchi, che ha sottolineato la necessità che la Presidente del Consiglio italiana, Giorgia Meloni, sieda alla riunione informale sull’Ucraina convocata per questo pomeriggio a Parigi dal presidente francese Emmanuel Macron.

Un vertice convocato per discutere un’eventuale strategia comune in risposta all’avvio del tavolo dei negoziati tra Washington e Mosca, in programma domani in Arabia Saudita, da cui sono state escluse l’Europa e l’Ucraina. 

Vertice Parigi su Ucraina, Bandecchi: “Grave errore per Meloni non partecipare”

La partecipazione della Premier Giorgia Meloni al vertice di Parigi sull’Ucraina è stata in forse fino all’ultimo minuto. La nota di Palazzo Chigi in cui veniva annunciata la presenza di Meloni all’Eliseo è arrivata solo nella mattinata di oggi. 

Indecisione dovuta, secondo quanto trapelato da fonti interne al Governo, ad alcune perplessità di Giorgia Meloni circa le modalità con cui la riunione informale è stata gestita, a iniziare dalla scelta di un format ristretto che non comprendesse tutti i 27 Stati UE.

Non partecipare, però, sarebbe stato un errore che poi l’Italia avrebbe pagato in futuro, secondo il leader di Alternativa Popolare Stefano Bandecchi.

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Giusto che Giorgia Meloni partecipi alla riunione dell’Eliseo. Sarebbe un errore grave non farlo. 

Ha dichiarato in relazione al vertice urgente sull'Ucraina convocato da Macron a cui parteciperanno anche i leader di Germania, Gran Bretagna, Polonia, Spagna, Olanda e Danimarca, oltre alla presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, il presidente del Consiglio Europeo, Antonio Costa e il segretario generale della Nato, Mark Rutte. 

Sul tavolo ci saranno la sicurezza in Europa e la situazione del conflitto ucraino con un focus sugli ultimi sviluppi e su quanto accadrò domani a Riad.

Bandecchi: “L’Europa deve essere coesa. Gli Usa non affidabili”

Stefano Bandecchi non ha mai fatto mistero della posizione dichiaratamente europeista del suo partito. Alternativa Popolare fa parte del Partito Popolare Europeo, primo partito in Europa e pilastro dell’Unione fin dalla nascita.

La presidenza di Donald Trump negli Stati Uniti ha aperto una fase estremamente delicata per l’Unione Europea che secondo il sindaco di Terni deve dimostrare coesione per poter affrontare le prossime sfide. Il processo di pace per l’Ucraina è una di queste sfide.

Il pericolo che l’Europa venga tagliata fuori e che i diritti dell’Ucraina possano in qualche modo uscirne ridimensionati è reale e come tale va trattato.

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In questa fase gli USA non si stanno dimostrando alleati affidabili. L’Europa deve dimostrare coesione, uscire con una sola voce e dimostrare solidità.”

Ha sottolineato Stefano Bandecchi che poi ha concluso con un invito alla Presidente del Consiglio italiana:

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“Non partecipando, la Meloni rischierebbe di emarginare l’Italia dai tavoli che contano, siamo pertanto certi che non perderà questa importante occasione”.

In conclusione, perché è importante che l’Italia sieda al tavolo di Parigi

In un momento così critico per l'Europa, l'Italia non può permettersi di restare passiva mentre altri prendono decisioni cruciali per il futuro del continente.

Il segretario di Alternativa Popolare, Stefano Bandecchi, sottolinea l'importanza della partecipazione di Giorgia Meloni al vertice di Parigi sull'Ucraina, ritenendo che una sua assenza sarebbe stata un errore grave.

In un contesto in cui la coesione dell'Unione Europea è messa a dura prova, è fondamentale che l'Italia si faccia sentire, evitando di essere emarginata dai tavoli decisionali.

Bandecchi invita l'Europa a parlare con una sola voce, unita e solida. Il futuro della sicurezza europea e la gestione della crisi ucraina sono sfide troppo importanti per essere affrontate senza una posizione comune. 

 

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Maria Rita Esposito
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