Non è la prima volta che la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, fa notizia per le sue espressioni facciali. Lo stesso sta accadendo, in queste ore, con la foto ufficiale del tavolo informale dei leader europei a Parigi, convocato dal presidente francese Emmanuel Macron sul conflitto russo-ucraino.
Una foto ufficiale che ritrae gli undici capi di Stato riuniti a Parigi con espressioni serie – data la delicatezza del tema in discussione, ovvero, la pace tra Russia e Ucraina – tra cui spicca quella imbronciata e quasi indispettita della premier italiana che, già prima del summit, aveva fatto capire chiaramente di non essere felice di prendervi parte.
Si è trattato solo di un caso, o, dietro la scelta di Giorgia Meloni di farsi ritrarre immusonita e accigliata c’era una precisa strategia politica? Oppure, come ha ipotizzato qualcuno, il ritratto ufficiale sia stato utilizzato per mandare un preciso messaggio a qualcuno?
Ecco perché la faccia di Meloni al tavolo dei leader UE sull’Ucraina dice tutto.
Una tavola rotonda. Undici partecipanti. A capo tavola il padrone di casa, ovvero il presidente francese Emmanuel Macron, il leader tedesco Olaf Scholtz alla sua destra e quello spagnolo Pedro Sanchez a sinistra. Dall’altra parte del tavolo la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen tra il presidente del Parlamento Ue Antonio Costa e il segretario della Nato Mark Rutte. Accanto a Costa, la presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni che si fa notare per la sua espressione chiaramente contrariata.
Giorgia Meloni indossa una giacca chiara, è voltata di tre quarti verso la fotocamera senza però guardare nell’obiettivo. Non sorride e si regge il viso con una mano, mentre l’altra è appoggiata sul tavolo, le spalle leggermente curva in avanti. Tutto nella sua foto esprime contrarietà e insoddisfazione.
Una posa voluta o un caso? Questo non è dato saperlo. Tuttavia, trattandosi di una foto ufficiale e non di uno scatto rubato, Giorgia Meloni doveva sapere che in quel momento la stavano fotografando. Se avesse voluto, avrebbe potuto optare per una espressione più neutra, come hanno fatto gli altri leader seduti al suo stesso tavolo.
Con la sua espressione, invece, Giorgia Meloni – volutamente o meno – ha reso in maniera plastica le perplessità che fino all’ultimo avevano messo a rischio la sua partecipazione al summit francese.
Perplessità legate alla formula scelta ovvero quella de vertice ristretto che ha escluso molti degli Stati membri dell’UE. Oltre all’Italia e alla Francia padrona di casa, sono stati invitati al tavolo solo Germania, Spagna, Olanda, Danimarca, Polonia e il premier britannico Keir Starmer pur essendo la Gran Bretagna un paese extra UE.
La leader italiana avrebbe preferito che la discussione avvenisse in un vertice ufficiale aperto a tutti gli Stati Membri.
Il tema, infatti, è di quelli delicati e particolarmente spinosi per il governo italiano poiché gli undici di Parigi avevano in programma di discutere delle azioni da mettere in campo per contrastare i tentativi di Usa e Russia di escludere l’Europa dalle trattative di pace per l’Ucraina. Trattative partite oggi a Riad in Arabia Saudita tra Donald Trump e Vladimir Putin senza la presenza del presidente ucraino Zelensky e senza il coinvolgimento dell’UE.
Tra le principali preoccupazioni della premier italiana – che in questi mesi si è ritagliata il prestigioso ruolo di cerniera tra UE e Washington – c’era anche quella di non far passare il vertice francese come un fronte anti-Trump e, infatti, la presidente ha ribadito la necessità di percorrere strade che prevedano il coinvolgimento degli Stati Uniti.
Giorgia Meloni, infine, si è detta contraria all’invio di truppe di pace UE in Ucraina in caso di un accordo per una tregua tra Ucraina e Russia.
La foto della premier Giorgia Meloni imbronciata al tavolo dei leader UE è stata letta da molti come un messaggio diretto a Donald Trump volto a non compromettere i rapporti diplomatici tra Roma e Washington.
Non è la prima volta che le espressioni della premier italiana vengono passate ai raggi X per trovare eventuali messaggi politici.
Nel 2023, durante il congresso nazionale della CGIL, Meloni è stata contestata da manifestanti che le hanno cantato "Bella ciao". Le sue espressioni facciali, come il corrugamento della fronte e la chiusura delle labbra, sono state interpretate come segni di rabbia.
Risale a marzo 2024, durante un dibattito alla Camera in vista del Consiglio Europeo, la celebre foto che la ritrae mentre nasconde la testa nella giacca, un gesto che ha attirato l'attenzione internazionale. Altri scatti la mostrano con mani sul viso o braccia allargate, enfatizzando le sue reazioni agli interventi dell'opposizione.
Secondo esperti e analisti politici, le espressioni facciali sono una componente cruciale di una strategia politica, poiché consentono ai leader di trasmettere in maniera efficace e diretta una vasta gamma di emozioni: determinazione, empatia e autorità.
Le espressioni facciali rafforzano il messaggio di una leadership forte e stabile, creando un legame emotivo con il pubblico. Inoltre, le espressioni facciali amplificano il suo impatto visivo, specialmente sui social media, dove le sue immagini rafforzano la percezione di una leader decisa.