Santanchè ha fatto il dito medio a Giuseppe Conte? Il video sui social e i precedenti contro Litizzetto e studenti

Mettiamola così, come una cronaca calcistica: rivedendo al Var le azioni salienti del dibattito parlamentare sulla mozione di sfiducia a Daniela Santanchè, si nota, al momento dell'intervento di Giuseppe Conte, la ministra alzarsi dalla sua postazione, avviare una conversazione telefonica e, rimproverata di scarsa educazione dal leader del Movimento Cinque Stelle, fare un gesto con il dito. Per qualcuno si tratterebbe del dito medio, anche se in realtà la ministra sembra rivolgersi a qualcuno davanti a lei come a dire: "Mi assento un secondo".

Quindi: proprio come nelle azioni più convulse di una partita di pallone, non è chiarissimo quel gesto cosa significasse. Le telecamere, come dicono i moviolisti, non levano tutti i dubbi. Sta di fatto che senza tema di smentite si può affermare che il dito medio rientra nello stile-Pitonessa.   

Santanchè e il gesto con il dito mentre parla Giuseppe Conte

E insomma: il giorno dopo il voto dell'aula che l'ha salvata dalle grinfie dell'opposizione che voleva la sua testa con la mozione di sfiducia, rimangono gli strascichi del dibattito parlamentare. Che poi, come sempre capita in queste occasioni, più che dibattito è stato uno show che l'opposizione usa e consuma per tenere bello caldo il proprio elettorato. Insomma: propaganda spiccia.

Tanto è vero che sui social, i tifosi di questo o di quell'altro leader politico sono i primi a rilanciare i discorsi, le invettive, le battute, le allusioni, gli applausi, i fischi, i cori, i video e i reel che più ritengono favorevoli al loro beniamino. Capita, quindi, di imbattersi in tweet come questo di una affezionata Cinque Stelle contiana

Scusate ma #Santanchè che gesto fa a #Conte che la incalza mentre lei fugge?? pic.twitter.com/fQu2193jS1

— S v a n n ???? (f u S w a n)  (@puntualeh) February 25, 2025

A voi giudicare se davvero la Pitonessa, dopo aver preso a borsettate la sinistra (e la destra che non la difende abbastanza), abbia davvero rivolto il medio a Giuseppe Conte.

Certo, però, che non sarebbe la prima volta che utilizza quel gestaccio.

Il dito medio, Santanchè-style

E insomma: dito medio, c'è una ricca casistica. Nel 2011, ad esempio, la Pitonessa lo rivolse a Luciana Litizzetto al termine di un'intervista al tg di Enrico Mentana. Voleva farle notare l'anello che indossava (eufemismo).

Hai voglia Mentana, che davvero ce l'ha sempre pronta, citare la locuzione latina "in medio stat virtus": la Pitonessa morde anche così. E se la Litizzetto rispose pan per focaccia alla prima occasione che le fu utile, in una puntata di Che tempo che fa in compagnia di Fabio Fazio, indossando due anelli, uno con sopra una gallina e uno con sopra un'oca, beh, questo non fu nemmeno l'unico precedente.

Nell'ancor più lontano 2005, giusto 20 anni fa, l'allora parlamentare di An Daniela Santanché mostrò il dito agli studenti che manifestavano fuori Montecitorio mentre il governo Berlusconi votava la riforma dell'Università.

Le cronache dell'epoca la misero così: il gesto, probabilmente, non è stato colto dagli studenti, ma è stato stigmatizzato dall'opposizione:

Si tratta di un gesto rozzo e volgare. Dimostra tutto l'autoritarismo della destra. Ciò che mi turba è che un gesto del genere venga da una deputata, e cioè da una persona che per il ruolo che ricopre dovrebbe dimostrare ai giovani capacità di ascolto

bacchettò Vittoria Franco, all'epoca responsabile nazionale Ds per la Cultura.

Borsettate, tacchettate e...dito

E quindi, Daniela Santanchè, ieri, ci sarebbe solo ricascata. Ma fa parte del personaggio: prendere o lasciare. Tant'è che Giuseppe Conte non sembrava altro che un curato di paese mentre le faceva la predica.

La Pitonessa era pienamente a suo agio, non solo nel suo tailleur rosso, ma anche a non prestargli il minimo ascolto, alzandosi sui suoi tacchi 12, rispondendo al telefono e, magari, pensando alla sua collezione di borse.

E dire che, in fin dei conti, proprio il leader del Movimento Cinque Stelle avrebbe potuto capirla, almeno in tema di vestiti e di vanità: è o non è l'avvocato delle pochette?