La risposta al video choc di Donald Trump, sul futuro da resort cinque stelle della Striscia di Gaza, è contenuta nel video dell’artista e video-maker italiano Andrea Gastaldon dal titolo “Strip in trip”.
Un mare rosso sangue, le macerie della guerra alle spalle e i leader mondiali che bevono drink e si spalmano crema abbronzante a vicenda. Il filmato, pubblicato due settimane fa, è stato riproposto ieri dall’autore sul suo profilo Instagram diventando virale in poche ore.
Nel video denuncia c’è anche la presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni, che compare sulla spiaggia di Gaza mentre si spalma la crema solare sulle mani, tra le onde rosse del Mar Mediterraneo.
Andrea Gastaldon è un creative director freelance e videomaker digitale. È nato a Vicenza 43 anni fa, dal 2018 lavora come libero professionista dopo diverse esperienze in agenzie di comunicazione e marketing in cui ha gestito campagne creative e piani di comunicazione social.
Con l’avvento dell’intelligenza artificiale ha cominciato a interessarsi e a sviluppare competenze nella generazione di contenuti con A.I., come quello realizzato con Grok, l’intelligenza artificiale di X – la piattaforma social di Elon Musk – sulla striscia di Gaza.
Il video è una reazione alle parole di Donald Trump, che nelle scorse settimane – quindi prima della pubblicazione del filmato distopico sul suo account Truth – aveva dichiarato di voler trasferire altrove i palestinesi e trasformare la Striscia di Gaza in una località turistica alla moda sul Mediterraneo.
Nel suo video, poi Trump, avrebbe anche incluso una sua statua d’oro nel centro di Gaza City, hotel e strade con il suo nome, ballerine con la barba e una pioggia di dollari su Elon Musk, mentre lui e il premier israeliano Benjamin Netanyahu sorseggiavano cocktail in spiaggia.
Si intitola “Strip in Trip” il video realizzato con l’Ai Grok dal videomaker italiano Andrea Gastaldon, considerato la risposta al video choc di Donald Trump sulla Striscia di Gaza.
Un video divenuto subito virale, in cui Gaza è rappresentata come una località balneare ma dove – a differenza della pacchiana opulenza del video del presidente della Casa Bianca – si rappresenta la realtà della Striscia, rasa al suolo dai bombardamenti israeliani.
Il Mar Mediterraneo non ha il colore caraibico del video di Trump, ma quello rosso del sangue delle migliaia di vittime della guerra israelo-palestinese. La spiaggia è un cumulo di scogli e dune di sabbia insanguinate, il cielo è cupo e alle spalle non ci sono resort eleganti, condomini di lusso e scenari di ricchezza, bensì gli scheletri di ferro e cemento delle poche costruzioni ancora rimaste in piedi e macerie tutto intorno.
Una Riviera di Gaza spettrale che fa da sfondo alle risate, ai brindisi e ai selfie dei protagonisti del video. Tutti rigorosamente in costume.
Il cast è composto da Donald Trump e Benjamin Netanyahu che brindano alla distruzione alle loro spalle, Elon Musk bambino che piange con in mano un razzo giocattolo, la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen che spalma di crema solare la schiena di Trump. Ci sono anche l’ex presidente americano Joe Biden che mangia il gelato e la sua vice Kamala Harris che costruisce un castello di sabbia.
C’è anche Mark Zuckerberg, il patron di Facebook e Instagram, con una maglietta con su scritto: “Fact Check this a**!”, un riferimento all’annuncio di eliminare il fact checking delle notizie dalle sue piattaforme social.
Tra i leader politici, c’è poi anche la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni che si spalma la crema protettiva sulle mani, tra le onde rosse del mare.
Un video di denuncia e di critica, come sottolineato anche dalla didascalia che accompagna la pubblicazione sul suo profilo Instagram: “Questa mi sembra più realistica”.
Il Quotidiano Online dell'Ateneo
Niccolò Cusano di Roma
Quotidiano telematico. Registrato al n.12/2015 del 21 gennaio 2015 Tribunale di Roma.
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