Il movente di Andrea Sempio: quali sono le nuove ipotesi della Procura sul delitto di Garlasco?

Oggi Andrea Sempio ha 37 anni, ma all’epoca dell’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto il tragico 13 agosto del 2007, ne aveva solo 19. Un caso che ha segnato profondamente l’opinione pubblica e che, a distanza di ben 18 anni, è stato riaperto grazie a nuove indagini condotte dagli inquirenti. L’autorità giudiziaria ha deciso di accusare ufficialmente Sempio di concorso in omicidio e ha disposto per lui un accertamento decisivo: l’esame del DNA.

La vicenda di Garlasco, che sembrava ormai giunta a una conclusione con la condanna di Alberto Stasi, torna dunque sotto i riflettori, gettando nuova luce su una storia che ancora oggi lascia aperti numerosi interrogativi. A gestire questa delicata fase investigativa è la Procura di Pavia, che ha preso in mano il fascicolo e sta coordinando le operazioni con il supporto degli esperti forensi.

Quale potrebbe essere stato il movente di Andrea Sempio?

Andrea Sempio, attualmente impiegato, è noto per essere un amico di Marco Poggi, fratello della vittima. Una relazione che, all’epoca dei fatti, lo aveva già reso oggetto di attenzioni da parte degli inquirenti, i quali però decisero di archiviare le accuse nei suoi confronti. Tuttavia, il recente progresso delle tecnologie scientifiche, in particolare nel campo dell’analisi genetica, ha permesso di riesaminare le prove con strumenti più sofisticati, portando a una clamorosa svolta.

Sempio è ora ufficialmente indagato e si è recato presso la sede della scientifica dei Carabinieri a Milano per sottoporsi a un prelievo salivare e a un tampone, test fondamentali per verificare eventuali corrispondenze con le tracce biologiche rinvenute sulla scena del crimine.

L’accusa di concorso in omicidio lascia aperta la possibilità che Andrea Sempio possa aver agito in collaborazione con Alberto Stasi – il fidanzato di Chiara Poggi, condannato e che ha già scontato la sua pena – oppure con altre persone rimaste finora ignote. Seppur inizialmente ritenuto estraneo ai fatti, il suo coinvolgimento torna ora a essere messo in discussione. L’ipotesi principale degli inquirenti è che Sempio potesse nutrire un forte interesse sentimentale per Chiara, forse una vera e propria infatuazione o addirittura un amore non corrisposto. Al momento non ci sono altre ipotesi sul tavolo relative ad un possibile movente.

Che rapporto c'era tra Andrea Sempio e Chiara Poggi?

In passato, in un’intervista rilasciata al programma televisivo Quarto Grado, lo stesso Sempio aveva minimizzato il suo legame con la vittima, affermando: “Non la conoscevo bene, l’ho incrociata qualche volta in casa. Me la ricordo come una ragazza bella, avvenente. Con lei avevo un rapporto puramente di cortesia: ci incontravamo in casa, ci salutavamo e basta”.

Nonostante queste dichiarazioni, le nuove indagini stanno cercando di ricostruire con maggiore precisione i contatti tra i due e il possibile movente che avrebbe potuto portare a un gesto così estremo. Nel frattempo, il suo avvocato difensore, Massimo Lovati, ha reso noto che il suo assistito sta vivendo momenti di forte stress e sofferenza psicologica. “Non regge il colpo”, ha dichiarato il legale, aggiungendo che Sempio sarebbe talmente provato dalla situazione da aver chiesto un periodo di ferie dal lavoro per poter affrontare al meglio questa fase critica della sua vita.

L’inchiesta si trova ora a un punto cruciale: le analisi genetiche potrebbero fornire risposte decisive e finalmente chiarire se Andrea Sempio abbia avuto un ruolo nell’omicidio di Chiara Poggi o se il suo coinvolgimento sia soltanto il frutto di un clamoroso errore investigativo. La riapertura del caso Garlasco, dopo così tanti anni, dimostra quanto sia ancora viva la ricerca della verità su un delitto che ha sconvolto l’Italia intera.