13 Mar, 2025 - 18:12

Referendum 2025, comunicate le date: quando e per cosa si vota?

Referendum 2025, comunicate le date: quando e per cosa si vota?

Arriva il via libera del Consiglio dei ministri alle date dei referendum che si terranno nella primavera del 2025. Mentre il primo turno delle elezioni comunali si terrà il 25 e il 26 maggio, ci si recherà alle urne sia per il secondo turno che per i referendum l'8 e il 9 giugno. Viene così accontentata la richiesta di un election day per poter evitare una bassa partecipazione alle urne, gli elettori potranno votare sia ai ballottaggi sia per i cinque quesiti.

Ma per cosa si voterà? Il quesito più interessante è sicuramente quello sulla riduzione degli anni di residenza in Italia per ottenere la cittadinanza, ci sono poi altri quattro quesiti che riguardano il lavoro - più nello specifico le tutele sul posto di lavoro e il Jobs Act, o quello che ne è rimasto, voluto dal governo Renzi più di 10 anni fa.

I cinque quesiti assumono un valore politico fondamentale in questo senso. Non sono solo richieste per ottenere un aggiornamento del quadro legislativo per quanto riguarda la cittadinanza e il mondo del lavoro ma anche per poter fare "opposizione" al governo Meloni. Fratelli d'Italia e Lega non sono infatti d'accordo con le misure proposte mentre Forza Italia si dice favorevole ad apportare novità alla legge sulla cittadinanza.

Quando si vota per i referendum e le comunali?

Il primo turno delle comunali si voterà il 25 e il 26 maggio 2025 mentre i possibili ballottaggi saranno l'8 e il 9 giugno in concomitanza con il voto per il referendum. Finalmente arriva il tanto acclamato election day, che il segretario di Azione Carlo Calenda aveva richiesto già lo scorso dicembre: la ratio dietro questa scelta è riuscire a evitare la dispersione dei voti come accaduto in Emilia Romagna e in Umbria.

Le percentuali basse di affluenza erano un problema da risolvere per la politica italiana e questa sperimentazione potrebbe dare una risposta positiva. Perché i referendum siano considerati validi, devono recarsi alle urne almeno il 50% degli aventi diritto al voto: quasi 24 milioni di persone.

Per cosa si voterà?

Sono cinque i quesiti che l'8 e 9 giugno potranno essere votati. Probabilmente quello più importante e promosso da diversi partiti dell'opposizione è quello sulla cittadinanza: il quesito prevede la riduzione degli anni di residenza da 10 a 5 per ottenere la cittadinanza italiana. Tra i promotori del referendum ci sono anche +Europa, Radicali e Rifondazione Comunista.

Sono previsti poi altri quattro quesiti tutti incentrati sul mondo del lavoro. I quattro quesiti sul lavoro del referendum del 2025 puntano alla modifica di alcune disposizioni del Jobs Act e altre normative relative al mondo del lavoro in Italia. Il primo riguarda l'abrogazione del contratto a tutele crescenti e la disciplina dei licenziamenti illegittimi. Un secondo vuole modificare le norme sui licenziamenti e le indennità nelle piccole imprese.

Il terzo riguarda l’abrogazione parziale delle norme sui contratti a termine. L'ultimo quesito infine propone l’abrogazione dell'esclusione della responsabilità solidale tra committente e appaltatore in caso di infortuni sul lavoro, specialmente nelle attività appaltate.

Chi è favorevole ai referendum

Per quanto riguarda i referendum sul lavoro, ci sarà una grande promozione da parte dei sindacati. La promozione politica si concentrerà per lo più sul referendum per la cittadinanza, sul quale si potrebbe ottenere un cambio di passo fondamentale rispetto al passato. La legge, datata 1991, è considerata troppo vecchia dal centrosinistra che insiste sul cambio radicale del fenomeno migratorio.

Per quanto invece riguarda il centrodestra, la maggior parte dei partiti al governo si oppone. Timida apertura da parte di Forza Italia che insiste sulla necessità di un cambio di legge.

Riassunto in tre punti

  • Date referendum e elezioni comunali: Le elezioni comunali si terranno il 25-26 maggio 2025, mentre il secondo turno e i referendum si svolgeranno l'8-9 giugno, durante l'election day richiesto per evitare bassa partecipazione.
  • I quesiti: Cinque quesiti, tra cui uno sulla cittadinanza (riduzione degli anni di residenza per ottenerla) e quattro sul lavoro (modifiche al Jobs Act, licenziamenti e tutele per i lavoratori).
  • Posizioni politiche: Il centrosinistra è favorevole ai quesiti, in particolare quello sulla cittadinanza, mentre il centrodestra, tranne Forza Italia, si oppone.

 

 

 

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Francesco Fatone
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